INTERVENTO/ Apprendo con piacere e grande soddisfazione l’iniziativa intrapresa dal Presidente del Consorzio ASI e dal Sindaco di Brindisi di mettere insieme gli altri soggetti interessati per un patto per lo sviluppo strategico di Brindisi, da sostenere alla Regione Puglia e all’attenzione del Governo.
Dal vertice di giovedì 8 u.s. sono emerse tante importanti volontà di consistenti idee e progetti che spaziano dall’industria, al turismo, al potenziamento della ricerca e delle infrastrutture, alla piastra logistica ecc.
Vorrei comunque evidenziare che per lo sviluppo di Brindisi non va trascurata l’agricoltura e a tal proposito mi preme porre alla vostra attenzione l’individuazione di un area o un vasto complesso immobiliare da destinare a mercato ortofrutticolo (centro di Raccolta o Piazzista), visto che in prevalenza i nostri produttori sono in gran parte ortofrutticoli, del quale l’agro brindisino è carente da molti anni . Ogni anno nel territorio di Brindisi migliaia di ettari vengono destinati alla coltivazione di carciofi, pomodori, rape, broccoli, cavoli, cicoria e finocchi e poi ancora i nostri meloni e angurie ecc. tutti prodotti eccellenti ma che per la mancanza di un mercato cosiddetto “all’ingrosso” non sono stati valorizzati al meglio perché i nostri “bravi” produttori non hanno avuto il giusto supporto per la commercializzazione o una costante vendita in quanto non disponendo dei giusti mezzi non hanno potuto raggiungere in tempo reale le piazze giuste per vendere il loro prodotto ed essere competitivi con i produttori delle altre Province e Regioni.
Il Piano Invimit ha come obbiettivo quello di rendere produttivo il patrimonio e ritenendo che il principio sia “dalla valorizzazione del bene al suo destino del giorno dopo” si potrebbe pensare di utilizzare per il mercato ortofrutticolo (centro di Raccolta o Piazzista) uno degli immobile messi a disposizione appunto dal Piano Invimit.
Anni fa si era pensato al vecchio immobile che era stato adibito a macello comunale , o alla cessione di qualche cantina cooperativa, o altro, strutture comunque che erano state destinate ad altri usi e che ora sono in completo stato di abbandono.
L’attività del mercato ortofrutticolo (centro di Raccolta o Piazzista) ben si concilia con la piastra logistica, in quanto la produzione di ortaggi è fiorente nel nostro territorio ed è anche di ottima qualità riconosciuta in tutta Italia ed anche all’estero, e la piastra logistica dovrebbe essere uno degli strumenti per razionalizzare e meglio organizzare la catena trasporto – stoccaggio – distribuzione in modo strategico, garantendo una penetrazione efficace delle merci sui mercati nazionali ed internazionali. E, sicuramente, disponendo dei mezzi giusti i prodotti ortofrutticoli brindisini si potranno valorizzare di più, magari creando anche una sinergia con i mercati generali di Bologna o altri.
Tale iniziativa sarà sicuramente molto utile per il rilancio dell’economia agricola, vocazione naturale, di Brindisi, ma utile all’economia in genere, creando posti di lavoro e reddito, in un territorio, quello brindisino che da anni vive una crisi economica molto forte.
Raffaele Iaia
Ex Capo Gruppo UDC
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