Pattinodromo al Casale, tra un mese pronto ma intanto i vandali non si fermano, servono le telecamere

BRINDISI- ( Da Il7 Magazine) Lavori in corso nel Parco Giochi del Casale di Brindisi, il pattinodromo pronto tra un mese. Le telecamere sorveglieranno la pista. Ci sono voluti quasi due anni ma tra un mese, lo assicura il Comune di Brindisi, il pattinodromo che si trova all’interno del Parco Giochi del Casale sarà pronto per essere inaugurato. Se lo sono chiesto in tanti, tutti quelli che abitualmente frequentano il parco cittadino con i loro bambini, che fine avrebbe fatto la famosa pista di pattinaggio, quella che per anni è stata lasciata allo sbando dopo aver conosciuto , sicuramente tempi migliori. Una decina di anni fa la città di Brindisi si vantava di avere una incredibile pista per il pattinaggio di cui oggi resta ben poco, uno spazio ora l’amministrazione comunale vorrebbe  restituire ai ragazzi.  Nel 2009 si svolse il campionato regionale al quale presero parte 20 società pugliesi. Quella fu l’ultima occasione per vedere il pattinodromo tirato a lucido. Da quel momento in poi l’impianto non è mai più stato utilizzato ma soprattutto nessuno se ne è più occupato. Pur essendo una struttura comunale, l’amministrazione negli anni precedenti  non ha mai  provveduto alla manutenzione e con il passare del tempo quella pista, che ha ospitato campionati e gare prestigiose,  è andata in rovina. Nel 2019, dieci anni dopo,  il Comune di Brindisi si è svegliato ed ha deciso di approfittare dei fondi POR PUGLIA FESR-FSE 2014-2020 destinati all’impiantistica sportiva e presentare un progetto di riattamento del pattinodromo per un importo complessivo di 150mila euro. Nel progetto era previsto il ripristino completo del blocco dei bagni e spogliatoi con istallazione del pannello solare, la messa a norma dell’anello della pista di pattinaggio con la sistemazione delle balaustre laterali, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il ripristino dell’impianto di pubblica illuminazione. L’importo complessivo del progetto,  150mila euro, era così ripartito: 100mila euro con il richiesto finanziamento del bando relativo all’avviso pubblico e i restanti 50mila euro, pari al cofinanziamento del Comune di Brindisi, con la devoluzione di un mutuo già contratto con la Cassa dei Depositi e Prestiti. “L’idea è quella di affidare la pista di pattinaggio ad una società  ma non in maniera esclusiva, in modo che tutti ne possano usufruire- ha detto l’assessore comunale Oreste Pinto- Stiamo anche cercando di intercettare dei fondi per la realizzazione di una pista da skate. Prossimamente incontreremo dei soggetti che si occupano di questo sport per una prima consultazione. Ma per finanziarla sarà necessario aspettare il nuovo bilancio di previsione”.  I lavori in questi ultimi due anni sono andati un po’ a rilento, in parte causa  della pandemia, in parte causa di alcune modifiche al progetto inziale al quale il Comune di Brindisi ha voluto aggiungere la realizzazione dei servizi igienici per i diversamente abili. Tutto questo non è sfuggito ai frequentatori del parco che hanno notato per mesi i lavori fermi lungo la pista o gli atti di vandalismo che nel frattempo si sono perpetrati proprio ai danni dei bagni e della struttura interna. “Prima abbiamo visto all’opera la ditta che stava conducendo i lavori lungo la pista- dice un papà- poi per settimane niente più. Come se fosse stato tutto abbandonato. Persino il materiale di risulta è stato lasciato lungo i cordoli. Non solo, nel frattempo i soliti vandali hanno fatto scempio dei bagni e degli altri locali che stavano ristrutturando. Questo perché non ci sono né controlli e né telecamere”. Gli atti di vandalismo sono stati ampiamente documentati anche dallo stesso assessore comunale Oreste Pinto che proprio la scorsa settimana postava sul suo profilo facebook i danni arrecati alla porta del bagno appena montata. Come spesso accade, soprattutto di notte, ragazzi, nullafacenti, si introducono nel parco quando questo è chiuso e lontano da occhi indiscreti fanno della distruzione e del danneggiamento del bene altrui il loro divertimento. Ora, non osiamo immaginare cosa potrebbe succedere quando sarà pronta la pista di pattinaggio qualora non sia predisposta un’adeguata sorveglianza. “Tra un mese la pista sarà pronta, abbiamo allungato i tempi perché abbiamo deciso di realizzare anche i bagni per i diversamente abili che nel progetto iniziale non erano stati inseriti e questo ha portato ad una modifica del progetto stesso. Inoltre non appena sarà pronta istalleremo anche delle protezioni in plexiglass lungo tutto il percorso- ha spiegato l’assessore Pinto-  La pista sarà dotata anche di una l’illuminazione adeguata. Inoltre è stato realizzato anche un impianto di videosorveglianza che sarà collegato direttamente con la nuova centrale operativa della Polizia Locale che entrerà in funzione tra poche settimane”. La soluzione, quindi, potrebbe essere nelle telecamere che tra l’altro sono già state istallate. Del resto quello degli atti di vandalismo è un problema comune a tutti i parchi cittadini. Tuttavia qualche mese fa proprio il Comune di Brindisi ha firmato un accordo con la Prefettura : il Patto per la Sicurezza Urbana. Questi prevede l’istallazione di telecamere ed una maggiore sorveglianza con la collaborazione delle forze dell’ordine. Il Patto ha una  validità triennale ed ha come finalità “il miglioramento dei livelli di sicurezza nel Capoluogo, attraverso la definizione di linee comuni d’azione  da realizzarsi anche tramite forme crescenti di sinergia tra Forze dell’Ordine e Polizia Locale per meglio rispondere a quelle manifestazioni di criminalità e illegalità che vanno diffondendosi nei vari contesti urbani, spesso strettamente correlate al disagio sociale e che richiedono l’applicazione di modelli di sicurezza integrata attraverso la ricerca di nuove forme di cooperazione e coordinamento nell’ambito della sfera della prevenzione tra i vari livelli di governo”. L’esigenza di creare una rete di sorveglianza basata sulla collaborazione tra amministrazione comunale e forze dell’ordine , nonché sull’utilizzo degli strumenti informatici e di video sorveglianza , nasce dalla consapevolezza che vi sono “nuovi bisogni riferiti alla qualità della vita nelle città ed alla possibilità di un pieno godimento degli spazi dove si svolgono le attività umane e si formano i rapporti sociali  e che la capacità di soddisfare dette esigenze rappresenta uno dei fattori che oggi più incide sui livelli di sicurezza percepita”. Tra gli spazi in cui si svolgono le attività umane e si formano i rapporti sociali ci sono per l’appunto i parchi e le aree verdi. Lo stato in cui versano questi spazi comuni al momento è sconcertante. I parchi gioco, in particolare , versano spesso nel degrado e rappresentano un pericolo per quelli che sono i maggiori fruitori: i bambini. Si tratta di un progetto ambizioso sul quale si sta già lavorando da tempo e che, attraverso la firma del Patto per la sicurezza urbana, potrà finalmente trovare attuazione. “Contiamo molto su questo protocollo- ha proseguito Pinto- per riempire i parchi di telecamere. La installazione sarà possibile grazie ai finanziamenti rinvenienti  dal Fondo sicurezza che ci garantirà la copertura economica necessaria. Per questo ringrazio il prefetto e le forze dell’ordine che collaboreranno per eliminare quelle sacche di criminalità che minano la sicurezza dei cittadini”. Il Patto per la sicurezza urbana è stato siglato la scorsa settimana e non rappresenta semplicemente un protocollo d’intesa, è molto di più. E’ un piano di contrasto all’inciviltà, al bullismo, alla criminalità, come detto dall’assessore Pinto. E’ un piano ambizioso che si basa sulla stretta sinergia tra istituzioni e forze dell’ordine.

Lucia Pezzuto per Il7 Magazine

 

 

 

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