BRINDISI- E’ arrivato a Brindisi ieri pomeriggio, guiderà la Provincia ma non sa quanto resterà. È tutto in divenire, in questa fase transitoria che vedrà alla fine sopprimere la Provincia di Brindisi. Cesare Castelli, vice prefetto, assume l’incarico di commissario straordinario, traghetterà questo territorio sino a quando non si avranno notizie da Roma. Castelli in questi mesi si dividerà tra il suo ruolo al Ministero dell’Interno e quello di commissario straordinario, la sua settimana divisa tra la capitale e Brindisi. Questa mattina passaggio di consegne tra lui e il presidente dimissionario Massimo Ferrarese. Una brutta gatta da pelare per il commissario, una Provincia che va verso la sua fine, con pochi soldi da gestire e numerosi servizi che bisogna garantire, qualcuno ai quali bisognerà rinunciare. “La coperta è corta- lo ha detto lo stesso Castelli- riferendosi alle varie questioni. Ma sono qui ancora da qualche ora, ascolterò prima il presidente Ferrarese e successivamente le parti politiche per poi intervenire sulle diverse vicende”. Dalla cittadella della ricerca all’Università, dalla società Santa Teresa ai servizi per i disabili che da gennaio prossimo non avranno più copertura finanziaria, e per i quali la Provincia non avrà più competenze. Queste alcune delle questioni da affrontare. “L’Università- ha evidenziato Ferrarese, davanti al neo commissario- è un problema serio, perché quella di Brindisi viene finanziata solo con le risorse della Provincia e del Comune, questo forse il governo non lo sa”. Il presidente dimissionario ha poi parlato di un ente con i conti a posto, una Provincia virtuosa. E proprio sui conti, che si è soffermato Castelli. “Siamo in una fase di transizione- ha detto il commissario straordinario- l’importante che Brindisi arrivi con i conti in regola. Faremo ciò che è possibile, in una situazione che deve essere inquadrata in un momento storico particolare. Con raziocinio cercheremo di affrontare le questioni, agevolando le persone meno abbienti”.
Parte così l’amministrazione commissariale, nella piena incertezza sul futuro per il territorio della provincia di Brindisi. Dove a decidere sarà il governo.
Lu.Po.
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