BRINDISI – Dieci anni di commissariamento dell’Istituto autonomo case popolari di Brindisi (oggi Arca Nord Salento) e si avvicina il passaggio di consegne tra il commissario straordinario Michele Lastella e Floriana Gallucci, che avverrà domani (3 marzo).
“L’Arca Nord Salento è passata da un passivo di circa 80 milioni di euro ad un avanzo di amministrazione, a chiusura del 2015, di oltre 5 milioni euro – spiega Lastella, che racconta di un percorso complesso che dal 2005, anno della sua nomina, lo ha portato a gestire una situazione di enormi morosità – Negli anni precedenti morosità pregresse, contenziosi con l’Acquedotto pugliese e con tutti i 20 comuni brindisini per il pagamento dell’Ici (Imposta comunale sugli immobili), due Piani d’impresa per la manutenzione ordinaria avevano inciso sui bilanci fino a conclamare un pesantissimo stato di dissesto dello Iacp”.
Un’inversione di rotta determinata da una precisa scelta di legalità. “All’epoca, l’allora Capitalia vantava crediti per quasi 30 milioni di euro, l’Acquedotto Pugliese pagamenti per 18,5 milioni di euro, i Comuni chiedevano il pagamento di 20 anni di tasse arretrate ed erano in corso contenziosi con aziende private titolari di appalti pubblici che sono stati razionalizzati nel corso del tempo”. Accanto a Lastella, in quel periodo, anche il direttore generale Mario Quarta e l’intero staff dell’ente (ragioneria, uffici legale e tecnico). “Con ogni Comune è stato stipulato un accordo transattivo per il pagamento delle tasse dovute, al netto delle sentenze della Corte di Cassazione che hanno notevolmente ridotto gli importi. Per il debito con Capitalia – spiega Lastella – si è proceduto rateizzando gli importi dopo una prima riduzione, da 30 a 21 milioni di euro circa. Altre risorse sono state risparmiate attraverso la risoluzione contrattuale per alcuni Piani d’impresa, approvati dalle precedenti amministrazioni, che prevedevano manutenzioni”.
Su alcuni punti, Lastella tiene a precisare. “In 10 anni di commissariamento (dal 2005 ad oggi) si è passati da un disavanzo di 31.898.971,96 milioni di euro, ad un saldo positivo di 5.181.019,08. Anche sulla morosità (che permane a 26.9333.177 milioni di euro) va precisato, che considerando il fenomeno, fisiologico, nel settore nazionale, l’inserirsi della crisi economica e la difficoltà del recupero di somme accumulate nei decenni precedenti, grazie all’attività degli uffici competenti, si è potuto recuperare nel decennio la somma di 8.770.660,99 milioni di euro. Altre entrate sono previste in futuro in virtù della sottoscrizione di numerosi accordi transattivi con gli inquilini morosi”.
Sarebbero circa 350mila gli euro utilizzati diversamente rispetto a progetti superati ed inutili. “Al 2010 risale l’accordo con AqP che ha permesso di risolvere la morosità nei confronti dell’ente: a sua volta siamo riusciti a rientrare da quelle somme con piani personalizzati di pagamento per gli inquilini. La morosità accumulata in oltre vent’anni viene gradualmente riacquisita con un piccolo aumento dei canoni. Una particolare cura è stata rivolta anche alle professionalità; da un lato, attraverso concorsi pubblici, è stato incrementato il personale (con nove assunzioni) per sopperire ai pensionamenti, dall’altro, insieme allo Iacp di Lecce, sono state messe a sistema alcune figure professionali”.
Sugli effetti dell’attività si è più volte soffermato “Il sole 24 ore” che ha riportato l’efficacia finanziaria degli atti amministrativi posti in essere.
L’attività realizzata è stata sempre svolta nel rispetto dei principi generali di trasparenza. “L’Arca Nord Salento è risultata prima in Italia nell’ambito del progetto di settore “Magellano” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la quale ha valutato la trasparenza dell’attività gestionale in termini di eccellenza – conclude Lastella – Per la gestione degli Affari Legali opera direttamente l’Ufficio legale dell’Ente affiancato da un unico avvocato per le cause di maggiore complessità. Anche su questo versante si è proceduto negli anni a smaltire la notevole quantità d’incarichi legali conferiti nelle precedenti gestioni. È del tutto evidente quale sia il risparmio ottenuto sul fronte delle spese legali e giudiziali. La Regione dispone di un ente sano, capace di chiudere con un avanzo di amministrazione che supera i 5 milioni di euro. Il futuro dell’ente, con la trasformazione in Arca del Nord Salento, grazie al bilancio in positivo ed al nuovo assetto organizzativo interno, potrà così perseguire gli obiettivi previsti dalla nuova normativa sulla gestione dell’edilizia popolare e sul rafforzamento e la diversificazione dell’ente per rispondere alle nuove domande sociali di alloggi in affitto”.
BrindisiOggi
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