BRINDISI – Giochi pericolosi, che potrebbero tornare a mandare qualche bimbo all’ospedale.
Non sarebbe infatti la prima volta che le condizioni del parco in piazza Camillo Monaco, nel quartiere Santa Chiara di Brindisi, costringono dei bambini a ricorrere alle cure mediche solo per le sue cattive condizioni.
Nel video che vi proponiamo, ecco la situazione che decine e decine di famiglie ormai da tempo denunciano: giochi rotti e resi pericolosi, per uno spazio verde che dovrebbe essere un’oasi di tranquillità per i loro piccoli e che invece si trasforma in un incubo.
Per i bambini, infatti, è quasi impossibile giocare senza rischiare di farsi male: solo qualche settimana fa, un bambino si è ferito ad un piede ed è stato trasportato subito in ospedale. Basta guardare le immagini per capire che non c’è una giostra a loro dedicata che non riporti danni importanti. Il percorso polifunzionale non ha più tutti gli scalini e sono diversi gli elementi della palizzata che proteggono i bambini da cadute improvvise dal ponte mobile. Tutto è colpito dai writers, che ne hanno macchiato tutte le superfici e non mancano nemmeno legni spezzati e pericolosi.
Un’altra giostra dell’area è stata completamente smontata: se qualche bimbo vi salisse, non potrebbe girarci. La giostra è stata spezzata ed è stata messa fuori asse.
Un’area che di verde ha poco, tanti sono i rifiuti che vi vengono abbandonati da chi si siede sulle panchine della zona.
I genitori dei bimbi che qui vorrebbero giocare e i residenti si sono più e più volte lamentati delle pessime condizioni del posto, senza considerare che quei pochi bambini che hanno avuto l’ardire di provare a giocarci sono rimasti feriti e medicati.
BrindisiOggi
A molti, a tanti, non è ben chiaro ancora un concetto fondante della repubblica delle banane: il drogato, il tossico, il vandalo, lo sporcatore , sono tutte categorie PROTETTE dalla legge e dal buonismo imperversante a macchia d’olio. Essi sono categorie che poi costituiscono cospicua fonte di reddito per tutte quelle onlus ,volontariati e case famiglia varie di assistenzialismo che lucrano alla grande su questa feccia umana in patetici, inconcludenti ed inefficaci programmi di cosiddetto “recupero”.I bambini che si stroppiano? Ma quelli non contano nulla, che vadano a farsi fottere: per loro non vi è alcuna possibilità di fare guadagno…..E poi bisogna pur scassarli i giochi, così con gare truccate e prezzi gonfiati per nuove forniture si faranno arricchire anche gli “amici degli amici”….
Perfettamente d’accordo