BRINDISI- Un giro nel parco Maniglio al quartiere Bozzano di Brindisi, anche se piove ed i bambini non ci sono. Questo per scoprire che forse è meglio così perché poi quest’area destinata al gioco tanto a misura di bimbo non è.
Lo hanno riaperto da appena una settimana istallando tre bagni chimici per sostituire, temporaneamente quelli danneggiati dai vandali. Nel frattempo i servizi igienici sono stati chiusi con un pannello di legno. I cordoli divelti sono stati sistemati alla meno peggio con il cemento, qualche pietra però si è già staccata. Restano distrutti parecchi faretti dell’illuminazione, i vetri frantumati sono esposti a neppure un metro dal pavimento.
La cabina elettrica che sino a qualche tempo fa era aperta ora, per fortuna, è stata chiusa con una fascetta di metallo.
“Abbiamo messo una pezza”- ammette l’ingegnere Pietro Cafaro, direttore dei Lavori Pubblici del comune di Brindisi- “i soldi per gli interventi risolutivi ancora non ci sono”.
Della serie meglio accontentarsi perché altrimenti il parco sarebbe rimasto chiuso.
“Del resto parco Maniglio era stato dichiarato inagibile- dice il tecnico- perché i servizi igienici erano stati vandalizzati. Ora ci sono i bagni chimici quindi abbiamo potuto restituirlo alla città”.
Sulla presenza dei tanti altri pericoli glissa: “Fateci le vostre segnalazioni e noi interverremo per quello che ci è possibile. Il consiglio comunale ha appena approvato il bilancio quando avremo i soldi potremo dare seguito al programma di ristrutturazione”.
Quanto agli atti di vandalismo, una raccomandazione da parte del comune: “Quando i cittadini vedono all’opera gli autori di questi scempi, sono pregati di parlare”.
Intanto a parlare sono quelle persone che il parco lo vivono quotidianamente, noi abbiamo raccolto lo sfogo del custode, Rita Zuccaro, e del gestore del bar, Alessandra Cannalire, che vi proponiamo nel servizio a seguire.
Lucia Pezzuto
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