INTERVENTO/ Questa mattina mia figlia Maria, 3 anni, non è andata a scuola (come tutti i suoi amichetti) perchè chiusa per lavori.
Ad un certo punto della mattinata le propongo una passeggiata al parco giochi del Casale. Non penso lo farò più. Non è un parco giochi e soprattutto non è un posto accogliente per i più piccoli: degrado e incuria sono le uniche “attrazioni” presenti.
Giochi distrutti, altalene immaginarie,il castello al centro del parco in condizioni pietose ,bagni per i bimbi normodotati fatiscenti e quello per i meno fortunati ai limiti della praticabilità e a rischi crollo, pattinodromo e servizi igienici annessi ormai totalmente abbandonati e preda di vandali che hanno distrutto vetri e sanitari. I pochi giochi in legno rimasti sono evidentemente lasciati senza manutenzione e solo l’impegno del custode armato di martello e buona volontà impedisce ai bambini di ferirsi con i chiodi che sporgono minacciosi.
E’ indispensabile intervenire, prima che accada qualcosa di grave. Il rispetto per i piccoli è il primo segno di civiltà di una comunità e di chi l’amministra e qui, come in tanti altri posti della città, siamo all’anno zero della civiltà!
Giuseppe Cellie
Commenta per primo