BRINDISI- Il parco giochi del rione Commenda a Brindisi è un parco giochi in stato di abbandono, sporco e pericoloso, dove mancano persino i giochi, parola dei bimbi che lo frequentano, loro malgrado.
Lo racconta anche un nonno e la sua nipotina di 5 anni che puntualmente si chiede come mai in un luogo destinato ai bimbi manchino le altalene e quei pochi giochi che ci sono, sono pure rotti.
“Le foto scattate questa mattina 19.07.14 ore 11, parlano chiaro, ci scrive questo nonno – il parco, aperto al pubblico, quindi ai bambini, è in totale stato di abbandono: il terreno sollevato da grosse radici, causa primaria di frequenti cadute per i più piccoli (e non solo); aghi di pino ammassati; vialetti distrutti e sollevati dalle stesse radici; giochi rotti (si va dai sellini mancanti dei cavallucci con spuntoni in ferro emergenti a gradini degli scivoli rotti); scivoli sporchi ricoperti da escrementi di colombi (non basta una confezione di salviette umidificate per ripulirli); i guardiani assenti; tronchi di alberi tagliati a metà (appuntiti) e lasciati lì a marcire; giochi prodotti in materiale non idoneo (sfido chiunque a scivolare sugli scivoli in ferro, ad oggi pezzi rarissimi, con i pantaloncini corti in una soleggiata mattinata di luglio); atti di vandalismo nei bagni da parte dei tanti ragazzini a spasso senza controllo dei propri genitori; dulcis in fundo: un colombo in evidente stato di decomposizione”.
Più che un elenco sembrerebbe un bollettino di guerra ed a supporto di quanto racconta questo nonno anche un ricco reportage di foto.
Ecco com’è ridotto ad oggi uno dei parchi giochi storici della città- ci scrive ancora- e piange il cuore vederlo ridotto in questo stato, visto che, come me, tante altre mamme e papà di Brindisi, in quel parco ci sono cresciuti, ed oggi portano i propri figli a giocarvi”.
“Ciò che fa più rabbia è che pare che a nessun dirigente, responsabile importi dei bimbi della zona, a cui dovrebbe essere garantito il minimo e doveroso rispetto, cura e attenzione per una crescita sana, pulita, decorosa e soprattutto sicura”.
“La mia speranza- conclude-è quella di tutte le altre mamme e papà della città con cui scrivo questa lettera, è quella di poter dire finalmente a Chiara e a tutti gli altri bimbi di poter correre (senza cadere più e più volte) per andare sull’altalena, essere spinta fino a provare a toccare il cielo con un dito e sognare un pò, così come tutti noi da bambini abbiamo fatto, nel parco giochi della Commenda.
Firmato tutte le mamme, i papà, i nonni ed i bambini della città di Brindisi”.
BrindisiOggi
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