
BRINDISI – “Enel Green Power ritiene di aver agito nel rispetto delle regole, verificherà le ragioni dell’indagine e chiarirà la propria posizione alle autorità”. E’ questa la risposta di Enel dopo il sequestro del parco eolico in fase di realizzazione sui terreni a San Vito dei Normanni. Lottizzazione abusiva è l’ipotesi di reato contestata alle cinque persone che risultano indagate nell’inchiesta.
“Su disposizione del gip del tribunale di Brindisi – si legge nella nota di Enel – è stato notificato oggi il sequestro preventivo del cantiere relativo al costruendo parco eolico di San Vito dei Normanni in provincia di Brindisi. La magistratura – prosegue – ha contestato la validità dell’Autorizzazione unica regionale rilasciata dalla Regione Puglia nel 2012. In precedenza il Tar Puglia aveva respinto 2 ricorsi di alcuni cittadini che lamentavano l’illegittimità della Autorizzazione regionale”.
La battaglia dei cittadini contrari alla realizzazione del parco va avanti da più di due anni, da quando insomma è nata l’idea da parte di Enel Green Power di realizzare il parco sui terreni che si trovano sulla strada che collega la cittadina con Latiano. A tal proposito nacque anche un comitato ad hoc. E sono stati proprio i componenti del comitato a presentare un esposto presso la Procura di Brindisi. Oggi è arrivato il provvedimento di sequestro eseguito poi dai finanzieri.
Nei guai sono finiti due dirigenti Enel, due tecnici e il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di San Vito dei Normanni.
I tecnici che si sono occupati dell’iter autorizzativo – secondo gli inquirenti – avrebbero falsamente attestato l’assenza in zona di ulivi monumentali, tutelati da una specifica legge regionale, che invece si trovavano non a molta distanza dal parco. Inoltre, sarebbero state inoltre omesse la valutazione di natura geomorfologica e commesse violazioni relative alle tradizioni alimentari locali e alla biodiversità in aree sottoposte a vincolo paesaggistico.
BrindisiOggi
Quello che più preoccupa è che soltanto un cittadino sanvitese: su una popolazione di 18.000 abitati, abbia posto un commento in merito.
Ciò denota un pericoloso preoccupante sintomo.
finalmente!un ottimo risultato che premia chi lotta per il diritto a tutelare il nostro territorio e la sua naturale vocazione.Basta con questi parchi.Abbbiamo già la centrale Enel che vende ad altri la propria energia.Non è con questi impianti che si favorisce lo sviluppo e l’occupazione.Occorre orientare gli investimenti verso imprese compatibili con il territorio e disincentivare quelli di pura speculazione.No alle discariche!Non agli impianti eolici e fotovoltaici.