BRINDISI- Restano ancora circa 25 famiglie a Parco Bove in attesa di avere un’abitazione dignitosa. Da oltre 60 anni intere generazioni hanno abitato queste baracche che negli anni il Comune di Brindisi ha cercato di eliminare, eppure sono ancora lì. Ora il Comitato Parco Bove, con il supporto del sindacato Cobas sta organizzando una manifestazione di protesta per mercoledì 31 Luglio alle ore 9,00 davanti al comune di Brindisi in piazza Matteotti per continuare a chiedere lo smantellamento delle baracche diventate case da oltre 60 anni e lo spostamento nelle case costruite con finanziamenti della Regione Puglia proprio per situazioni come queste.
“Gli abitanti di Parco Bove hanno chiesto nelle settimane scorse un incontro al Sindaco di Brindisi , Riccardo Rossi , per discutere e trovare le opportune soluzioni ad una situazione a dir poco drammatica- dice Bobo Aprile del Cobas- Gli abitanti di Parco Bove sono anche disponibili a costruire delegazioni unitarie con la Amministrazione Comunale di Brindisi per andare alla Regione Puglia a sottoscrivere un accordo rispettoso delle leggi che preveda di radere al suolo i capannoni di Parco Bove e l’assegnazione di nuovi alloggi a trecento metri , non sradicando nessuno dal quartiere dove hanno vissuto fino ad oggi”.
“Quella di Parco Bove è l’ultima condizione abitativa precaria nata dallo sviluppo impetuoso della città di Brindisi degli anni ‘60 che aveva costretto migliaia di persone ad occupare costruzioni di fortuna , spesso costruite dai militari nella seconda guerra mondiale – prosegue il sindacato- Ricordiamo che 40 anni fa vennero rase al suolo i capannoni della Corea su via Brandi , lì dov’è sono nate poi scuole e caserme. E’ necessario fare la stessa cosa per Parco Bove visto che in questi anni il rione Paradiso ha ottenuto dei finanziamenti regionali per la riqualificazione del quartiere e nuove case per situazioni di fragilità sociale , proprio come questa.Vogliamo solo ricordare al Sindaco di Brindisi , Riccardo Rossi , i suoi impegni elettorali presi nei confronti degli abitanti di Parco Bove dove era certa la cancellazione di queste cosiddette case ed il trasferimento in quelle chiamate comunemente di Benarrivo, dal nome del costruttore.Ricordiamo che gli abitanti di Parco Bove hanno un regolare contratto abitativo con il comune” . A questo si aggiungono i danni provocati dalle recenti piogge che hanno reso ancora più precarie le condizioni di queste strutture.
BrindisiOggi
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