Parchi pubblici, troppi atti di vandalismo. Le telecamere non bastano

BRINDISI- (Da Il7 Magazine) Bagni devastati, cordoli divelti, faretti distrutti, porte ed infissi danneggiati, graffiti e sporcizia, in pratica un bollettino di guerra quello che continua a registrarsi nei parchi cittadini di Brindisi puntualmente presi di mira dai vandali. Negli ultimi mesi l’amministrazione comunale ha speso migliaia di euro per riparare i danni delle incursioni notturne tra Parco Maniglio, Parco Di Giulio , Parco del Casale e Cillarese. Un impegno di spesa che si ripercuote, inevitabilmente, sull’intera comunità. Risale ad appena tre giorni fa l’ultimo danno arrecato, forse per imperizia o per volontà, al quartiere Casale dove all’interno del pattinodromo, inaugurato il 26 aprile scorso, è stato danneggiato il plexiglass posto a recinzione della pista e lesionata la pavimentazione. I danni sono stati celermente riparati ma ancora una volta si assiste all’indifferenza e alla mancanza di amore per il bene comune. La città di Brindisi ha la fortuna di godere di molteplici spazi verdi, alcuni dei quali attrezzati a parchi gioco ma non tutti sembrano apprezzare. E’ così che si assiste puntualmente alla loro vandalizzazione. Tra i luoghi maggiormente afflitti da questa piaga vi è il Parco Di Giulio dove, non si sa con quale scopo, tutte le settimane vengono divelti i cordoli che delimitano i sentieri. Qui i vialetti  vengono ridotti ad un percorso di guerra, i mattoni dei cordoli vengono frantumati, i faretti  incassati spaccati ed i fili dell’illuminazione tranciati. Per non parlare poi della struttura che un tempo ospitava una pizzeria, i locali interni  il mese scorso sono stati imbrattati con le bombolette spray e le porte in vetro frantumate, a terra ci sono ancora i sassi con i quali sono state rotte. Ma c’è di più,  un cittadino ci segnala che proprio all’altezza della scuola materna accanto al parco  i ragazzi hanno creato un varco tra le inferriate del cancello. “Ora i nostri amati ragazzi si sono aperti un varco tra il Parco e la scuola primaria adiacente- scrive- È presente da molto ma nessun pare che se ne curi, non fosse altro che dentro ci sono bimbi, senza considerare che fra poco ci si ritroverà anche la scuola con i vetri rotti”. Eppure il luogo è molto frequentato da famiglie e ragazzini che trascorrono interi pomeriggio all’area aperta tra il verde. Lo stesso si può dire di parco Maniglio, più piccolo rispetto al Di Giulio ma ugualmente frequentato da genitori con bambini piccoli vista la presenza delle giostrine. Da tempo ormai non c’è un servizio di sorveglianza e non ci sono neanche delle telecamere. La scorsa settimana l’assessore comunale Oreste Pinto, che puntualmente denuncia gli atti vandalici sulla sua pagina facebook, scriveva:   “Oggi mi sono svegliato con la notizia dell’ennesimo atto vandalico nei parchi. In particolare, stanotte l’azione dei delinquenti, perchè altro non sono,  si è nuovamente diretta contro il bagno per disabili del Parco Maniglio che è stato completamente distrutto. Sono in….ato nero,  però non voglio cedere ai vigliacchi e voglio pensare alle cose belle che stiamo facendo per consegnare ai cittadini una Brindisi più vivibile e serena Questa mattina, per esempio, abbiamo avviato l’allestimento di un’area floreale in memoria di Melissa Bassi, in occasione del decennale della sua morte. Inoltre mi piace condividere la notizia che è in dirittura d’arrivo la progettazione di cinque dei dieci playground che abbiamo previsto di realizzare in tutti i quartieri di Brindisi. La missione è che entro due anni, ogni ragazzo della nostra città abbia un campetto sotto casa per giocare e socializzare. Infine mi rende felice la notizia che la Capitaneria di Porto, dopo il Corridoio di Lancio dell’ex Lido Arena, ne ha autorizzati altri due: quello all’Ex Lido Poste e quello a Cala Materdomini.  A breve, quindi, gli appassionati degli sport acquatici avranno tre luoghi pubblici nei quali praticare le attività in modo sicuro e gratuito. Mettendoci la faccia, con le denunce, con il decoro, con il recupero della memoria  e con la programmazione di attività gratuite all’aria aperta, abbiamo deciso di non darla vinta a chi continua a far danno a Brindisi, ai suoi cittadini ed anche a se stesso”. La situazione a Parco Maniglio, rione Bozzano, è emblematica. Più di una volta i residenti hanno segnalato la presenza di gente all’interno del parco durante le ore notturne, quando i cancelli sono chiusi. Puntualmente al mattino dopo ci si è trovati a fare la conta dei danni. I raid vandalici non risparmiano neppure Parco Buscicchio,  al rione Sant’Elia, dove il mese scorso, ignoti hanno danneggiato la struttura tensostatica. Con un taglierino si sono aperti un varco e hanno messo a soqquadro gli armadietti senza trovare nulla da portare via. “Rieccoli qui i deficienti- riferiva Pinto- Pensavo avessero capito l’inutilità di certi atti, invece no. Stanotte i soliti cretini hanno tagliato il telone del tensostatico di Sant’Elia, hanno spostato un armadietto, hanno fatto un giro dentro senza trovare nulla di interessante per i loro gusti e sono andati via. Resta il danno alla struttura. Proprio alla vigilia di due importanti gare di ginnastica che si svolgeranno domani e domenica mattina ed alle quali parteciperanno atleti da tutto il mezzogiorno d’Italia. È già stata fatta la denuncia e gli investigatori faranno tesoro delle telecamere presenti nelle vicinanze. Un solo messaggio a questi teppistelli da quattro soldi: “Voi non volete bene a Brindisi. Siete la vergogna della città”. Tanto a Parco Buscicchio come in altri parchi cittadini la frequenza con la quale continuano a ripetersi i raid vandali pone un grosso problema : quello della sorveglianza. La cura delle aree verdi è affidata alla Multiservizi, società in house del Comune di Brindisi. Gli operatori si occupano della manutenzione e di aprire e chiudere i cancelli. Non c’è un servizio di guardiania. Ma da tempo di parla della possibilità di istallare delle telecamere. In realtà in alcune aree ci sarebbero ed ogni qualvolta si verificano accadimenti simili si cerca di recuperare qualche immagine per dare un volto ai responsabili. Come nel caso di Parco Buscicchio, vi è l’attenzione delle forze dell’ordine ma purtroppo sino ad oggi non si è riusciti ad identificare nessuno. Sembrerebbe che i responsabili, tutto sommato, non siano degli sprovveduti e siano molto abili a camuffarsi. Nel frattempo il comandante della Polizia Locale di Brindisi, Antoni Orefice, proprio in questi giorni, ha consegnato all’ufficio tecnico dei Lavori Pubblici del Comune di Brindisi un piano di sorveglianza che prevede l’istallazione di telecamere nelle aree a rischio quali : Parco Cillarese, Parco Di Giulio, Parco Cesare Braico ed altre aree verdi. “Le risorse ci sono- ha detto Orefice- aspettiamo l’ufficio tecnico. Ma sono sicuro che entro la fine dell’estate potremo istallare le telecamere. Tra l’altro il sistema di video sorveglianza sarà collegato con la nuova centrale operativa della Polizia Locale e potranno beneficiarne anche le altre forze dell’ordine”.

Lu.Pez.

3 Commenti

  1. I percettori di reddito di cittadinanza a Brindisi sono impegnati con i lavori “a nero” non vorremmo mai distogliere le loro energie a fare altro per il bene della propria città con la complicità delle istituzioni, altrimenti come farebbero “a campare” sfoggiando i loro bei macchinoni tra le vie della città!!!????

  2. Se le forze dell’ordine non riescono ad individuare questi malfattori vuol dire che siamo in pessime mani.
    Quando ero ragazzo mi nascosi per giorni nel mio scantinato dove venivano per rubarmi i giornalini finche non acchiappai il malcapitato, perché non può farlo un agente o chi per lui?

  3. Perché non sono stati ancora attivati i progetti di utilità pubblica (PUC)? I percettori del reddito di cittadinanza potrebbero occuparsi della manutenzione di questi parchi, delle scuole, e forse anche del servizio di guardiania, i Comuni della provincia li hanno attivati, a Brindisi cosa aspettiamo?

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