Parchi pubblici abbandonati , l’opposizione attacca: «Subito la manutenzione, poi un piano di rilancio»

LATIANO – Fermarsi in un parco comunale, a Latiano, potrebbe essere un’esperienza gratificate, se si è degli scrittori di romanzi horror o degli sceneggiatori di serie tv che raccontano storie macabre, ambientate in posti spettrali. Se, invece, si volesse approfittare di una panchina per un po’ di relax o per una tranquilla pausa, tra bambini che giocano, aiuole e cespugli, allora, si casca male.

lampade mancanteTanto male che i parchi comunali di Latiano e le loro condizioni sono divenuti l’oggetto di un’interrogazione consiliare che ha messo d’accordo una fronda eterogenea e trasversale dell’opposizione alla maggioranza guidata dal sindaco Antonio De Giorgi. I consiglieri comunali Gabriele Argentieri e Mauro Vitale, ex Udc, Giovanni Bruno, ex Fli, Giovanni Calcagno, ecopacifista, Pasquale Caliolo, Pd, Angelo Caforio e Cosimo Rubino, Forza Italia, hanno presentato all’ufficio protocollo del Comune la richiesta di un confronto con gli amministratori sullo stato in cui versano le aree verdi del paese.

altalene fantasma«Che il pollice verde non si addica a questa amministrazione è un dato di fatto ma quando alla mancata manutenzione si aggiunge un avvilente  degrado, la situazione diventa allarmante – scrivono i firmatari in una nota – Numerose sono le segnalazioni che ci giungono da parte di privati cittadini sullo stato di abbandono in cui, in modo particolare, versano il parco Padre Pio, il parco Pigna e il parco Robinson». La “fronda verde” dell’opposizione si riferisce alle condizioni di semiabbandono in cui versano le già poche aree verdi comunali: passeggiando nei suddetti parchi non si può non notare l’incuria, la sporcizia e, spesso, i problemi strutturali di quelli che, in origine, dovevano rappresentare dei luoghi di ritrovo per stare all’aria aperta e poter usufruire di giostre per bambini, panchine e poco altro, senza, però, doversi ritrovare coi piedi immersi nella spazzatura o tra le erbacce.

altalene che possono fare male ai bambini«I frequentatori abituali dei parchi denunciano la mancata tutela della sicurezza dei bambini e della salute dei cittadini. Senza alcuna cura e prive di attenzione risultano le varie attrezzature per i più piccoli, con pezzi e protezioni mancanti e ben visibile è l’abbondanza di escrementi animali sui marciapiedi e nelle aiuole». Anche la villa comunale, pur essendo stata al centro di alcune iniziative di riqualificazione ben riuscite in termini di partecipazione, non sfugge a questo canovaccio.

Di più, proprio in questi giorni si possono vedere i lavori per l’installazione di un’altalena all’interno del parco Robinson, nei pressi della stazione: ben vengano le giostrine ma, forse, prima di pensare ad “arredare” lo spazio, sarebbe bene mettere in sicurezza e rendere presentabile l’esistente. Non sarà certo un’altalena a rinverdire l’aspetto di un posto abbandonato a se stesso, tra cocci di bottiglie, sacchi d’immondizia, cornicioni dei viali rotti e un campo di basket senza capo né coda. Il campetto, infatti, è né più né meno che una colata di cemento gettata sui vialetti e le siepi che prima si snodavano nell’area verde.

Una volta realizzato, meno di una decina d’anni fa, senza il rispetto delle misure regolamentari e senza alcuna misura di protezione come un tappetino di gomma per evitare infortuni seri a quelli che si cimentano in due tiri a canestro, nessuno si prese la briga di sistemare quello che c’era intorno, lasciando interrotti i viali che esistevano prima della colata di cemento e che, ora, costituiscono un serio pericolo per i giocatori.

C’è il concreto rischio, infatti, che i cestisti, per tenere in campo la palla, possano inciampare in quelle che, una volta, erano le stradine del parco. «Sollecitiamo l’amministrazione a intervenire, provvedendo alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree, a realizzare un progetto di ristrutturazione, a migliorare il servizio di vigilanza e a richiamare i proprietari degli animali da compagnia al rispetto della vigente normativa».

Maurizio Distante

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