BRINDISI- (Da Il7 Magazine) Parchi comunali, arrivano le telecamere, il Comune di Brindisi firma il Patto per la Sicurezza Urbana. Pugno duro contro i vandali e i bulli di quartiere che minano la sicurezza e danneggiano il bene pubblico così il Comune di Brindisi intende recuperare le aree urbane e restituirle ai cittadini, magari dopo aver rimesso in sesto giochini e spazi verdi. Ottima, in ogni caso la soluzione trovata con la Prefettura, le telecamere ed una maggiore sorveglianza con la collaborazione delle forze dell’ordine potrebbe rappresentare una svolta per la città. Il Patto ha una validità triennale ed ha come finalità “il miglioramento dei livelli di sicurezza nel Capoluogo, attraverso la definizione di linee comuni d’azione da realizzarsi anche tramite forme crescenti di sinergia tra Forze dell’Ordine e Polizia Locale per meglio rispondere a quelle manifestazioni di criminalità e illegalità che vanno diffondendosi nei vari contesti urbani, spesso strettamente correlate al disagio sociale e che richiedono l’applicazione di modelli di sicurezza integrata attraverso la ricerca di nuove forme di cooperazione e coordinamento nell’ambito della sfera della prevenzione tra i vari livelli di governo”. L’esigenza di creare una rete di sorveglianza basata sulla collaborazione tra amministrazione comunale e forze dell’ordine , nonché sull’utilizzo degli strumenti informatici e di video sorveglianza , nasce dalla consapevolezza che vi sono “nuovi bisogni riferiti alla qualità della vita nelle città ed alla possibilità di un pieno godimento degli spazi dove si svolgono le attività umane e si formano i rapporti sociali e che la capacità di soddisfare dette esigenze rappresenta uno dei fattori che oggi più incide sui livelli di sicurezza percepita”. Tra gli spazi in cui si svolgono le attività umane e si formano i rapporti sociali ci sono per l’appunto i parchi e le aree verdi. Lo stato in cui versano questi spazi comuni al momento è sconcertante. I parchi gioco, in particolare , versano nel degrado e rappresentano un pericolo per quelli che sono i maggiori fruitori: i bambini. Da Parco Maniglio, al quartiere Bozzano, Parco Di Giulio, nei pressi del nuovo mercato coperto, il Parco del Casale, sito nell’omonimo quartiere, il Parco Cesare Braico, in fondo a via Appia, e il più grande , il Parco del Cillarese, è difficile non trovare un giochino rotto, bagni pubblici vandalizzati e incuria. Il Comune di Brindisi si limita ad impiegare gli operatori della Multiservizi, società in house , esclusivamente all’apertura e alla chiusura dei cancelli mentre tutto il resto finisce nel dimenticatoio. Ma l’ultimo episodio accorso una decina di giorni fa all’interno del Parco Maniglio, nel quartiere Bozzano, dove una pesante trave di legno che sorreggeva un’altalena si è spezzata proprio mentre due bambini erano seduti sui seggiolini, sembra aver dato uno scossone. L’assessore comunale Oreste Pinto, dopo essersi scusato per l’accaduto ha chiesto ai cittadini di segnalare le problematiche dei parchi urbani e si è attivato affinchè i giochini rotti vengano sostituiti. Bisogna anche dire che l’acquisto dei nuovi giochi non è una spesa che il Comune potrà affrontare a cuore leggero e probabilmente richiederà del tempo , ma l’impegno c’è tutto. “In questi giorni si provvederà a sostituire i giochi là dove è possibile, per quelli che invece dovranno essere ricomprati ci vorrà più tempo- ha spiegato l’assessore comunale con delega ai parchi, Oreste Pinto- tuttavia nel frattempo si provvederà ad eliminare quelli orami inutilizzabili affinchè non costituiscano un pericolo per i bambini. Inoltre, continua la pulizia delle aree verdi, un lavoro che sta svolgendo la Brindisi Multiservizi alla quale è affidato il compito anche di validare i giochi”. Fatto questo il Comune di Brindisi attende di poter installare le telecamere per monitorare tutto ciò che accade nei parchi. Si tratta di un progetto ambizioso sul quale si sta già lavorando da tempo e che, attraverso la firma del Patto per la sicurezza urbana, potrà finalmente trovare attuazione. “Contiamo molto su questo protocollo- ha proseguito Pinto- per riempire i parchi di telecamere. La installazione sarà possibile grazie ai finanziamenti rinvenienti dal Fondo sicurezza che ci garantirà la copertura economica necessaria. Per questo ringrazio il prefetto e le forze dell’ordine che collaboreranno per eliminare quelle sacche di criminalità che minano la sicurezza dei cittadini”. Il Patto per la sicurezza urbana è stato siglato la scorsa settimana e non rappresenta semplicemente un protocollo d’intesa, è molto di più. E’ un piano di contrasto all’inciviltà, al bullismo, alla criminalità, come detto dall’assessore Pinto. E’ un piano ambizioso che si basa sulla stretta sinergia tra istituzioni e forze dell’ordine. Nelle Linee generali delle Politiche Pubbliche per la Sicurezza Integrata il Comune di Brindisi si impegna a :dare corso ad azioni sinergiche e progetti specifici in materia, con particolare riguardo alla sicurezza urbana, in aree ritenute critiche, la vivibilità e la coesione sociale, individuando e condividendo obiettivi, tempi di attuazione, risorse e priorità anche nel rispetto delle previsioni di cui alle Linee d’indirizzo in materia; mantenere al massimo l’impegno volto ad incrementare rispettivamente le attività del “Poliziotto, del Carabiniere e del Vigile di quartiere” negli interventi tesi ad elevare i livelli di sicurezza e vivibilità urbana, con lo studio di nuove proposte per migliorare ulteriormente gli effetti di presidio capillare del territorio; attivare percorsi di ascolto e confronto con i cittadini, le rappresentanze del tessuto sociale ed economico e dei vari quartieri della città, al fine di monitorare il livello di sicurezza percepito dalla comunità e conoscere le preoccupazioni avvertite dai cittadini; effettuare una ricognizione dei propri sistemi di videosorveglianza già eventualmente in uso, nonché predisporre appositi progetti che possano assicurare il videocontrollo dei luoghi a rischio anche sul piano dei fenomeni di degrado urbano e di criminalità diffusa, assicurando, comunque, il rispetto del principio della “pertinenza e della non eccedenza” dei trattamenti dei dati personali rispetto ai compiti istituzionali assegnati; porre in essere progetti di inclusione sociale con l’obiettivo del miglioramento della qualità della vita e alla riqualificazione socio-culturale delle proprie aree urbane individuate maggiormente in sofferenza, nonché porre in essere, specificamente, le necessarie attività socio assistenziali di supporto al fine di prevenire e contrastare il fenomeno delle occupazioni arbitrarie di immobili, assicurando i livelli assistenziali che devono essere comunque garantiti agli aventi diritto.
Tutte le parti interessate si impegnano, inoltre, a promuovere un maggiore utilizzo dello strumento della videosorveglianza, non solo nel centro storico, ma soprattutto nelle zone maggiormente a rischio e soggette ad episodi di microcriminalità.
Lucia Pezzuto
Iniziativa certamente condivisibile che, grazie al particolare sostegno dell’assessore al ramo Oreste Pinto, si confida di vedere realizzata in
un ragionevole tempo, ben potendo superare nel rispetto della norma la questione del relativo impegno di spesa. E’ sufficiente per l’assessore alle Finanze avviare una verifica sui mancati introiti di alcune poste di residui attivi per risolvere il problema.
Brindisi, 07/11/2021 Franco Leoci