Papà di Melissa: “Saro’ al processo, guarderò Vantaggiato in faccia, anche se per me è invisibile”

BRINDISI-Un giardino per sua figlia di fronte alla scuola dove ha perso la vita, e a due passi dal tribunale dove fra meno di una settimana, il 17 gennaio prossimo, partirà il processo contro l’uomo colpevole della sua morte. Massimo Bassi, papà di Melissa ha abbassato più volte lo sguardo questa mattina durante l’inaugurazione del giardino dedicato alla giovane studentesse, ha pianto tanto, lui che nasconde sempre i suoi occhi con un paio di occhiali scuri. Poche parole alla stampa, ma significative.Queste iniziative sono importanti per noi, significano tanto- spiega Massimo Bassi- significa che ci sono vicini. Non ci sarà mai conforto, anche se Melissa è sempre con noi”

Sono passati sette mesi e mezzo dalla morte della sua bambina e a breve partirà il processo. Lui sarà in aula, papà Massimo insieme a sua moglie Rita. Seguiranno il processo seduti tra i banchi dell’aula del tribunale. E per la prima volta i coniugi Bassi si troveranno faccia a faccia con l’uomo che ha confessato di aver ammazzato la loro figlia, di aver posizionato la bomba, e di aver azionato l’ordigno quel 19 maggio scorso.

Faccia a faccia con Giovanni Vantaggiato, l’imprenditore 68enne di Copertino. “Lo guarderò in faccia- afferma Massimo Bassi- negli occhi, anche se per me lui sarà invisibile, per me non esiste”.

Rabbia, coraggio e dignità distinguono questa famiglia. Una famiglia che non ha più solo la residenza a Mesagne, ma a Brindisi e in altre parti d’Italia, in cui il loro dolore è stato sentito e condiviso, come ha detto il loro amico e avvocato Fernando Orsini, che dal giorno dell’attentato non ha mai lasciato soli i genitori di Melissa.

Lucia Portolano

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