BRINDISI- Il porto di Brindisi potrebbe ospitare il nuovo stabilimento per la produzione di pale eoliche super leggere della neo nata Act Blade. A dichiararlo è stata Sabrina Malpede, una dei tre fondatori di questa nuova start up , e che di recente è stata premiata agli allo European istitute of Innovation Technology Awards 2022 come una delle migliori fra gli imprenditori e le imprenditrici europee. La Malpede, ingegnere aerospaziale, ha spiegato che Act Blade produce pale eoliche che arrivano ad essere anche un terzo più leggere di quelle tradizionali e producono più energia. “Dall’esterno sono identiche a quelle che conosciamo tutti- racconta lei da Edimburgo dove ha attualmente sede l’azienda durante un’intervista a Repubblica- Ma a parità di lunghezza sono fino al 32 per cento meno pesanti. Significa che si possono impiegare pale più lunghe che producono più energia. E’ infatti il diametro spazzato dal rotore che fa la differenza in questo campo”. Ora si punta sul mercato europeo e per farlo la Malpede ha pensato al porto di Brindisi, nell’area di Sant’Apollinare. “Abbiamo presentato una domanda per il bando sull’eolico e stiamo dialogando con Invitalia – conclude- Se tutto va bene, se superiamo l’ostacolo burocratico, pensiamo di aprire la sede nel porto di Brindisi”. In merito a questo progetto al momento il Comune di Brindisi e la Sovraintendenza hanno sollevato obiezioni ed espresso parere negativo. L’insediamento viene invece sostenuto dall’Autorità di Sistema che oggi ha convocato una conferenza dei servizi per il rilascio dell’autorizzazione unica Zes in favore della società. Alla riunione è assente il commissario della Zes Adriatica, Guadagniuolo. Lo scopo di Patroni Griffi sarebbe quella che sulla vicenda si esprima il Ministero.
BrindisiOggi
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