BRINDISI- (Da IL7 Magazine) “Sognavamo una vacanza, un casa vicino al mare, un luogo dove rilassarci ed invece ci siamo ritrovati in un tugurio” è questa la disavventura di una famiglia fiorentina che lo scorso anno ha prenotato e pagato con largo anticipo una vacanza nella marina di Ostuni. Padre, madre e due ragazzini che dopo aver percorso 800 chilometri sognando una villa sulla spiaggia si sono ritrovati in una vecchia masseria in campagna. La sfortunata famiglia, difesa dall’avvocato Gianmaria Rossini del foro di Firenze, è tuttora in causa con l’imprenditore brindisino che lo scorso anno avrebbe affittato loro per quindici giorni una residenza estiva tutt’altro che conforme alla descrizione e alle foto pubblicate su di un sito internet. “Volevamo visitare il Salento, senza troppi vincoli e goderci il mare. Affittare una villa ci sembrava la soluzione migliore- raccontano- Abbiamo cercato su internet, su uno di quei siti che sponsorizzano le case vacanze. Le foto erano meravigliose e descrivevano esattamente quello che cercavamo. Una villa nei pressi di Rosamarina ad Ostuni, con giardino a pochi passi dal mare. Una casa di quattro vani con aria condizionata e persino la connessione internet”. Per l’affitto della casa, nei primi quindici giorni d’agosto, questa famiglia spende mille e cinquecento euro. Il primo bonifico viene fatto due mesi prima della vacanza, a fine maggio, e il secondo dieci giorni prima della partenza.
Arriva agosto e la famiglia si mette in viaggio, con l’entusiasmo di chi ha trascorso intero anno a lavorare e aspetta soltanto di potersi riposare e godersi la meritata vacanza. “Abbiamo fatto il viaggio in auto, un lungo viaggio con una piccola sosta a Viterbo da alcuni parenti. Eravamo felici di aver scelto la Puglia, era tanto che volevamo visitarla. Per questo la delusione è stata ancora più grande”.
La famiglia fiorentina arriva nella marina di Ostuni alle 19 di un afoso martedì d’agosto, il primo. E non appena parcheggiano l’auto si accorgono che qualcosa non va. “La casa sembrava un rudere, sperduto in una strada di campagna, il giardino era semplicemente due alberi di albicocche con un vecchio tavolino e due sedie -dicono- ma la sorpresa l’abbiamo avuta entrando dentro. Il condizionatore era rotto ed era stato sostituito da due ventilatori, internet manco a parlarne e il resto dell’arredo lasciava a desiderare”. Gli ospiti protestano subito con l’affittuario che, a quanto riferiscono, non riesce a trovare delle giustificazioni plausibili. “La vacanza per i miei assistiti- dice l’avvocato Rossini- era finita ancor prima di cominciare. La permanenza prevista era di quindici giorni, ma dopo quattro giorni questa famiglia ha deciso di andare via, troppi disagi. Hanno dovuto trovare un altro alloggio, si sono trasferiti in un resort dove hanno speso per altri cinque giorni quasi mille euro, oltre a quelli già spesi per la casa”. Una vacanza rovinata, un danno economico per i villeggianti, un danno d’immagine per il territorio.
Incappare nelle vacanze “fuffa” è sempre più frequente, lo dicono i dati della polizia postale dove quotidianamente arrivano le denunce dei vacanzieri delusi, lo dicono anche i dati dell’Adoc e della Confconsumatori che spesso e volentieri mettono a disposizione delle vittime i loro legali. Quello che è accaduto alla famigliola fiorentina, che oggi non vuole rendere pubblico il proprio nome vista la causa legale in corso, durante lo scorso anno è accaduto a centinaia di persone che hanno scelto di prenotare le loro vacanze sui siti web. L’Adoc, l’associazione difesa e orientamento dei consumatori, mette in guardia rispetto alle truffe e i cosiddetti “pacchi”. Quando si prenota una vacanza su internet bisogna sempre avere gli occhi aperti e usare piccoli accorgimenti. “La prima cosa che deve destare sospetto- dice l’Adoc- è che la persona contattata affermi di vivere all’estero e che farà visionare l’appartamento, dando mandato a terzi, solo se l’interessato verserà il 30 per cento del prezzo complessivo pattuito, oppure due mensilità. Nel caso della famiglia fiorentina, ad esempio, l’errore è stato pagare tutto in anticipo”. Quando si ha il sospetto che qualcosa non quadra sarebbe utile farsi richiamare dal sedicente proprietario, in modo da memorizzare il numero e poi inserirlo nella ricerca Google. Se è una persona recidiva di sicuro ci sarà traccia nei forum dei truffati. Non solo, se le foto del nostro pacchetto vacanza non convincono, basta fare un’accurata ricerca verificando la provenienza delle immagini. “Spesso- dice l’Adoc- nel caso delle truffe le immagini vengono scaricate da altri siti. Si può verificare la provenienza delle immagini relative alla casa che ci interessa: sempre su Google, basta andare su “Immagini”, cliccare sull’icona “Ricerca per immagini” e caricare la foto che ci interessa. La ricerca ci dirà se l’immagine è presente su altri siti e da lì si possono incrociare le identità di chi affitta la stessa casa. Inoltre, chiedere sempre l’indirizzo preciso della villetta e cercare con Google Street View se su quella via compare effettivamente l’immobile”. Anche le modalità di pagamento possono essere un campanello d’allarme soprattutto se il locatore chiede di versare il denaro sulla carta Poste Pay, o Western Union o Moneygram. Si tratta di strumenti di pagamento non tracciabili: chi riceve le somme tramite queste carte può tranquillamente far perdere le proprie tracce e indagare, poi, diventa davvero difficile.
Ad agosto, l’Adoc Puglia attiva il servizio “pronto intervento turista” (PIT) per tutti coloro che, immaginando l’idea di un viaggio, una destinazione, soppesata, voluta, alternativa, divertente, rilassante, appagante, si ritrovano davanti ad inadempienze insopportabili, tediose, conflittuali; e quindi, disillusi rispetto alle intenzioni con cui si è partiti. Quindi, dall’1 al 31 agosto, chiamando il cellulare 366 475 94 83 i consumatori possono segnalare, denunciare disservizi, comportamenti inidonei, trattamenti insoddisfacenti, impedimenti all’attuazione del programma prefigurato e ricevere, dal legale dell’Adoc regionale in ascolto, consigli, suggerimenti utili per evitare abusi, per non farsi raggirare; o meglio ancora, prevenire.
Lucia Pezzuto per Il7 Magazine
1.500,00 euro per 2 settimane ad agosto? Forse a Firenze, o a Forte dei Marmi… dove sicuramente con 1500,00 euro puoi affittare una villa per un mese