BRINDISI- Ieri sono scaduti i contratti di lavoro dei 141 Oss brindisini. Dopo mesi di battaglie non è stato previsto alcun rinnovo. Nelle ultime dichiarazioni del direttore generale della Asl di Brindisi si chiariva che non c’erano ne le condizioni economiche e n quelle giuridiche per un rinnovo. Oggi la GCIL scrive al Prefetto di Brindisi chiedendo un intervento risolutivo.
“La scrivente organizzazione sindacale in merito alla vertenza precari OSS di cui si sono occupati tutti i livelli istituzionali e la CGIL in tutte le sue articolazioni categoriali in primis la FP CGIL, con l’obbiettivo di contemperare la proroga dei contratti di lavoro ai precari interessati ed il reclutamento a tempo indeterminato degli OSS afferenti al concorso di foggia, rileva:
Premesso che le linee guida regionali disciplinanti la vertenza di cui trattasi indicano chiaramente ai Direttori Generali la possibilità di prorogare il personale precario;
Tenuto conto che le ASL di Lecce e Taranto hanno recepito tale opportuno provvedimento regionale prorogando i contratti di lavoro in essere dei precari OSS;
Preso atto che il licenziamento dei 141 OSS va ad acuire in modo drammatico l’insufficiente dotazione organica tanto da mettere a rischio i livelli essenziali di assistenza, cosi come comunicato dai preposti responsabili delle U.O. e dei servizi dell’ASL BR;
Atteso che tutti i sindaci, ovvero la conferenza dei sindaci, hanno comunicato formalmente al Presidente della Regione Puglia, in quanto responsabili della salute pubblica, la loro preoccupazione poiché l’avversato provvedimento aziendale non garantisce – come sopra già sottolineato – i LEA in un momento particolarmente delicato a causa di una emergenza sanitaria che rischia di portare la collasso l’intero sistema sanitario pubblico;
Rilevato il comunicato del presidente della regione Puglia con cui dichiara che: “La variante inglese del coronavirus ha il 70 per cento di velocità del contagio e di pericolosità rispetto a prima”. Dunque, appare evidente che il licenziamento dei precari sia avulso da qualsivoglia logica organizzativa/gestionale, in controtendenza con le linee guida nazionali e regionali e anacronistico rispetto ai modelli organizzativi rispondenti all’attuale complessa emergenza sanitaria;
Acclarato che, infine, il direttore Generale inopinatamente e contro le direttive regionali che prevedono di assumere dalla graduatoria del concorsone OSS di Foggia di assumere solo personale solo a tempo indeterminato per evitare di generare altro precariato nelle aziende sanitarie, sta reclutando in questi giorni personale del medesimo concorsone di Foggia con contratti a tempo determinato di solo 4 mesi in spregio alla predetta disposizione regionale e ad ogni principio di “buona fede e buon governo” della pubblica amministrazione.
È evidente che il reclutamento di altri precari ha implicazioni sia di natura organizzativa che sociali i cui effetti hanno una pluralità di conseguenze negative sull’intero sistema sanitario anche in termini di servizi da erogare all’utenza.
Per tanto, si chiede a Sua Eccellenza il Prefetto di voler intervenire affinchè venga garantito il diritto costituzionale alle cure migliori possibili, i LEA e la tenuta sociale stante quanto sopra rappresentato , agli Organi Regionali invece , cui la presente è inviata per conoscenza , di voler urgentemente intervenire per far ripristinare il corretto esercizio dell’attività amministrativa in ossequio alle linee guida impartite dal Dipartimento della Salute regionale, affinchè non si continui a sconfinare in una sorta di esercizio di autonomia individuale avulsa dall’alveo delle regole acclarate da tutti gli attori sociali e istituzionali che compongono i tavoli di concertazione della Regione Puglia “.
BrindisiOggi
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