MESAGNE – Era stata vittima di violenza e maltrattamenti da parte del marito 70enne. Oggi quell’incubo è finito, in tarda mattinata è stata eseguita dagli agenti del commissariato di Mesagne l’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna e ai luoghi frequentati dalla stessa da parte del marito.
Da tempo ormai la donna era vittima delle percosse del coniuge (70 anni), la stessa non riusciva a denunciare la reale causa di quelle fratture, quei traumi, quegli ematomi che molte volte l’avevano fatta correre in ospedale e che giustificava sempre come “cadute accidentali”. Gli ultimi episodi, però, erano stati troppo violenti, infatti la donna aveva riscontrato la rottura di un femore per la quale era stata costretta a sottoporsi ad un intervento chirurgico e la frattura di una vertebra per la quale aveva avuto una prognosi di 40 giorni accompagnata da vistosi lividi sul corpo, un bernoccolo sulla fronte e un taglio sulla mano.
Chi era solito frequentare la casa non si era accorto di nulla, fino a questi ultimi episodi che avevano riportato danni troppo gravi per addurre il tutto a cause incidentali. La donna ha dovuto prima raggiungere la consapevolezza che quello che subiva non era una croce da portare e che lei non era affatto costretta ad essere vittima della violenza di suo marito, ma doveva decidere e convincersi di voler uscire da quella situazione senza più voltarsi indietro, senza dover proteggere il suo dolore. Adesso la donna risiede in una struttura protetta e in seguito all’ordinanza di applicazione delle misure cautelari, emesse dal G.I.P. del tribunale di Brindisi, il marito non può più farle del male.
Alberta Esposito
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