Ordinanza di chiusura a mezzanotte, Antonino: “Va ritirata, penalizza solo i commercianti”

INTERVENTO/ Qualcuno ricorderà la favola di Cenerentola, la ragazza povera cui fu concesso dalla fata di partecipare al ballo indetto dal Principe a condizione che rientrasse a casa entro la mezzanotte. Qualcuno nella Amministrazione Comunale si è convinto che il COVID 19 sia il cugino di Cenerentola, che si comporta esattamente al contrario: esce a mezzanotte per diffondersi tra quanti frequentano pub, bar e ristoranti! Come spiegare altrimenti la Ordinanza Sindacale che dispone indiscriminatamente la chiusura di questi esercizi allo scoccare della mezzanotte? Intendiamoci: siamo consci che la misura più idonea per evitare la diffusione del contagio sia quella del distanziamento sociale unitamente all’uso delle mascherine. Siamo stati tra i primi ad invocare misure di prevenzione quando ancora il COVID 19 veniva paragonato ad una banale influenza. E all’epoca fummo tacciati di diffondere allarmismi inutili! Ma ogni misura tendente ad evitare la diffusione del contagio deve essere adottata tenendo bene a mente i comportamenti delle persone, in specie dei giovani. Se la chiusura allo scoccare della mezzanotte  disposta per pub, bar e ristoranti è mirata ad evitare assembramenti pericolosi nei pressi dio questi esercizi temiamo che il rimedio sia peggiore del male. Intanto penalizza quelle strutture che hanno investito risorse importanti in dehors e aree attrezzate esterne idonee a garantire il distanziamento sociale. In secondo luogo non si è tenuto conto che gli assembramenti fuori dagli esercizi pubblici si sono creati per l’abitudine oramai consolidata tra i giovani di ordinare da bere e poi consumare le bevande nello spazio antistante il locale. Ebbene per evitare che ciò si ripetesse era sufficiente disporre il divieto di vendita di bevande e cibi da asporto a decorrere dalla mezzanotte. Questo avrebbe evitato che molti giovani acquistino le bevande ed i cibi prima di tale ora e poi vadano a consumarli in luoghi che sono ritrovi soliti per molti ragazzi brindisini: penso alla Via Amerigo Vespucci, alle scalinate delle colonne romane, al piazzale antistante il Monumento al Marinaio. Senza contare che in molti Comuni della provincia è stata proprio questa la misura adottata: divieto di vendita di bevande e cibi da asporto dopo la mezzanotte ma pub, bar e ristoranti aperti anche dopo tale orario. Il che vuol dire che probabilmente ci sarà una migrazione dei nostri giovani verso questi Comuni, con il rischio che aumenti pure il numero degli incidenti stradali causati dall’eccessivo consumo di alcol. L’invito che rivolgo al Sindaco, quindi, è quello di rivedere quell’ordinanza. Non penalizziamo ulteriormente i nostri commercianti, già stremati da mesi di chiusura forzata. E adottiamo misure idonee a contemperare l’esigenza della tutela della salute con quella della libertà di movimento e di impresa

Il Capogruppo PRI

(Gabriele ANTONINO)

 

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