BRINDISI- BRINDISI- Il palazzetto dello sport non è mai stato ampliato, e nessun atto al momento prevede questa ipotesi, intanto il Comune paga tecnici esterni per alcune consulenze sul progetto voluto dall’amministrazione Consales approvato dal consiglio comunale. Affidamento esterno che allora fu giustificato anche per “l’urgenza delle attività”.
Sull’albo pretorio del Comune appare la determina con la quale si liquida esattamente 9mila 849 euro Iva inclusa all’ingegnere Claudio Fantin di Favero Veneto. Si tratta di una parte della somma prevista dal contratto inziale che ne prevede 20mila euro. Di queste consulenze BrindisiOggi ne aveva già dato notizia un anno e mezzo fa. Il tecnico nello specifico si doveva occupare della verifica delle strutture esistenti, dell’elaborazione dell’analisi strutturale e impiantistica dell’area da demolire e di quella da costruire per l’ampliamento, oltre alle necessarie valutazioni tecniche e antincendio interne ed esterne al fabbricato. L’offerta di Fantin presentata nel 2014 era stata accettata dal dirigente al ramo Gaetano Padula in quanto l’ingegnere conosceva bene il palazzetto brindisino avendo partecipato nel 2010 al suo collaudo e all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie.
L’altra consulenza riguardava invece l’ingegnere brindisino Cesare Argentieri per l’elaborazione grafica tecnica degli impianti tecnologici necessari per la redazione del progetto definitivo per 15mila euro.
Ai tempi dell’affidamento dell’incarico, era il 2014, negli atti comunali si leggeva che “l’affidamento esterno troverebbe giustificazione nel fatto che all’interno degli uffici comunali non ci sono tecnici adeguati con tali competenze. Non solo, ma si affida a personalità esterne anche “a causa dei numerosi carichi di lavoro gravanti sulla struttura tecnica comunale e per l’urgenza delle attività ” (determina dirigenziale dell’ufficio Impianti sportivi).
I due professionisti esterni si andarono ad aggiungere al gruppo di lavoro composto dai tecnici interni: gli ingegneri Gaetano Padula, Marco Locorontondo e Marco Sellani, Maurizio De Virgilis, Nicola Lena, i geometri Carlo Pesari e Antonio Cavaniglia, la responsabile del procedimento Antonella Grassi.
Proprio così “urgenza delle attività”, eppure sono passati tre anni dal 19 dicembre 2013 quando il consiglio approvò l’ampliamento della struttura e lo stanziamento di 4milioni di euro per i lavori del palazzetto, in una città dove mancano anche le case.
Lu.Po.
Intanto pretendere se presi la restituzione con interessi per appropriazione indebita poi..
Leggendo i nomi non mi meraviglio di tutto quello che c’è scritto in questo articolo…; occhio anche la teatro Verdi…sempre per gli stessi nomi!