BRINDISI – Operazione antimafia, scacco alla Scu, 13 arresti per rapina, estorsioni e droga. Alle prime ore della di questa mattina, investigatori della Squadra Mobile di Brindisi, con il supporto degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” e del Commissariato di Polizia di Mesagne, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Lecce hanno dato esecuzione al provvedimento di applicazione della misura cautelare per 13 persone. Il provvedimento era stato emesso il 9 agosto 2022 dal Tribunale del Riesame di Lecce dopo essere stato a impugnato su proposta dalla Procura era diventato irrevocabile il 25 gennaio scorso a seguito della pronuncia della Suprema Corte di Cassazione. I soggetti colpiti dal provvedimento cautelare sono ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata, rapina, detenzione e porto di arma da fuoco e reati in materia di sostanza stupefacenti. Carcere per Gianluca Volpe, 25 anni, di Brindisi; Giovanni Bagnuli, 69 anni, di Brindisi; Marcello Campicelli, 58 anni, di Brindisi; Alessandro Coffa, 39 anni, di Brindisi; Valerio Protopapa, 48 anni, di Brindisi; e Francesco Raia, 40 anni, di Brindisi. Domiciliari per Pietro Corsano, 53 anni, di Brindisi; Salvatore Del Monte, 29 anni, di Brindisi; Daniela Elia, 53 anni, di Brindisi; Rosaria Lazoi, 60 anni, di Brindisi; Clarissa Lazzaro, 22 anni, di Brindisi; Giovanni Quinto, 23 anni, di Brindisi; Marco Sirena, 32 anni, di Brindisi; e Cosimo Toblen, 37 anni, di Brindisi.
Il provvedimento fa seguito ad una complessa ed articolata attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile di Brindisi, in parte già eseguita il 14 luglio scorso, finalizzata ad individuare ruoli e competenze criminali di un gruppo malavitoso organico alla frangia brindisina dell’associazione di tipo mafioso “Sacra Corona Unita” operativo nei quartieri Sant’Elia e Paradiso della città di Brindisi. L’indagine ha consentito di disvelare vari presunti episodi di estorsione commesse ai danni di alcune attività commerciali del centro e della periferia di Brindisi costretti a pagare in favore della consorteria criminale, anche con cadenza settimanale, una somma di denaro definita “punto”. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno fatto luce su un presunto episodio di rapina avvenuto in un noto bar di Brindisi nel corso della quale furono arrestati in flagranza i quattro autori materiali che agivano in armi per conto di un esponente di spicco del clan malavitoso presente durante la rapina ma dileguatosi subito dopo in compagnia di un complice all’epoca non identificato, entrambi colpiti nella giornata odierna dal provvedimento cautelare. Le indagini hanno consentito, infine, di disarticolare una presunta rete di spaccio di sostanze stupefacenti riconducibile al clan malavitoso e di documentare come gli esponenti delle piazze di spaccio versavano probabilmente parte dei guadagni dell’attività delittuosa in favore della consorteria criminale sotto forma di “punto”.
Il provvedimento eseguito nella giornata odierna ha disposto la misura cautelare in carcere per sei soggetti con ruoli apicali all’interno del sodalizio mafioso, alcuni già detenuti per altra causa, la misura cautelare degli arresti domiciliari per altri sette soggetti, due dei quali anch’essi già ristretti per altra causa e la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per un solo soggetto.
BrindisiOggi
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