BRINDISI- “L’iter amministrativo per l’iscrizione all’albo degli operatori agrituristici sta divenendo sempre più una corsa contro la mancanza di norme che stanno dichiaratamente bloccando un settore che nel nostro territorio provinciale ed in quello regionale è comunque in crescita” a sostenerlo è Tiziana Martucci, consigliera comunale di Noi Centro.
La principale causa del problema, secondo la Martucci, è da ricercarsi nell’ emanazione della riforma Del Rio che ha svuotato le Province di competenze, di risorse umane e finanziarie, andando ad aggravare ulteriormente di funzioni e di oneri finanziari le amministrazioni comunali, notoriamente anche quest’ultime carenti.
“Appare doveroso evidenziare come la Regione con propria norma (Legge Regionale n. 23 del 09/08/2016 all’art. 20 comma 1) dispone testualmente: “Le funzioni amministrative di caccia e pesca esercitate dalle province e dalla Città metropolitana di Bari sono oggetto di trasferimento alla regione con decorrenza dalla data di entrata in vigore della stessa legge”) abbia avocato a sé anche le funzioni amministrative relative all’iter di iscrizione all’ albo regionale degli operatori agrituristici- dice la consigliera Martucci- A distanza di 9 mesi dall’emanazione della legge 23/2016 si assiste al blocco totale degli iteri burocratici per l’iscrizione all’albo regionale degli operatori agrituristici. Un accordo ha spostato ai comuni la funzione di istruire le pratiche presentate, ma senza che quest’ultimi abbiano personale competente e risorse economiche. In tutto questo contesto caotico il bollettino regionale n. 45 del 13/04/2017 pubblica il bando PSR 2014/2020 Misura 6 Sottomisura 6.4 “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra agricole”, l’iscrizione all’albo degli operatori agrituristici è obbligatoriamente prodromica alla candidatura”.
Così conclude: “Se veramente si intende investire sul turismo e sull’enogastronomia sarebbe auspicabile che la stessa Regione proroghi i termini di scadenza per lo stesso, per far sì che ad essere penalizzati non siano sempre i cittadini e le imprese del territorio”.
BrindisiOggi
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