BRINDISI- Operatori sanitari, contratti prorogati solo per 36 mesi, il sindacato insorge: “Basta discriminazioni”. “Non è mai possibile che in questo momento di recrudescenza della pandemia da covid-19, dove ogni dipendente e professionista sanitario è fortemente indispensabile nella nostra azienda sanitaria per salvare la vita dei tanti cittadini afflitti da questo virus “maledetto” ed anche cruento, dove trovare infermieri diviene una cosa impossibile, il Direttore Generale della ASL di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, con una nota ai sindacati chieda solo la proroga dei contratti a 36 mesi per alcuni infermieri creando discriminazioni e disuguaglianze di rapporto di lavoro tra gli stessi operatori”. Così il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone al Direttore Generale della ASL, chiedendo che la proroga dei contratti di lavoro a 36 mesi avvenga per tutti gli infermieri, operatori socio sanitari e medici in servizio ed assunti per sconfiggere questa pandemia”. “Risuona fortemente, ricorda Carbone, il monito dell’assessore regionale alla salute pugliese Prof. Lopalco “Non troviamo infermieri neanche a pagarli a peso d’oro”. Su questa è l’angosciosa realtà a cui siamo giunti nella sanità regionale, non è possibile-denuncia Carbone- che la ASL di Brindisi non provveda a mutare e prorogare tutti i contratti degli infermieri, anche quelli neo assunti dalla graduatoria dell’avviso pubblico per la “manifestazione d’interesse”, come quelli che sta per assumere dalla stessa graduatoria, non dare certezza del diritto a 36 mesi di attività, con il rischio reale che le altre aziende sanitarie pugliesi, in cerca con il lumicino di infermieri, li sottraggano alla ASL di Brindisi con contratti a 36 mesi come sta avvenendo”.
BrindisiOggi
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