Operai Edipower davanti al comune, dentro si discute del futuro

BRINDISI- Fuori dal comune gli operai, dentro i sindacati ed l’amministrazione , in discussione il futuro occupazionale e lo sviluppo medio e lungo termine delle grandi industrie che occupano il territorio di Brindisi. I dipendenti dell’Edipower hanno chiesto due ore di permesso da lavoro per poter partecipare se pur a distanza all’ incontro di questa mattina.edipower1

Una presenza silenziosa per ricordare ancora un volta che ci sono tante famiglie in attesa di sapere quale sarà il proprio futuro. L’incontro è durato a lungo, tanti i nodi da sciogliere , di fatto nessuna novità se non la richiesta , in previsione del consiglio comunale decisorio del 27 febbraio prossimo,  di portare in consiglio comunale una serie di osservazioni a partire da quelle legate alle centrali termoelettriche:

-In riferimento a ENIPOWER, va verificato lo stato di attuazione del piano di bonifica dei vecchi impianti

-In riferimento a EDIPOWER/A2A abbiamo manifestato a suo tempo all’azienda le nostre perplessità circa la rispondenza del nuovo progetto alla necessaria  condizione di compatibilità ambientale/ sostenibilità tecnico-economica in quanto hanno, di fatto, abbandonato l’idea iniziale di utilizzo delle biomasse per sostituirle con CSS/combustibile e non hanno mai definito i concreti investimenti economici;

Inoltre dicono che sia indispensabile conoscere le valutazioni tecniche definite dall’Ente per la Conferenza dei servizi, o se ci sia, invece, una volontà politica di chiusura dell’impianto a prescindere dalle valutazioni di merito.

All’intervento dei sindacati si accoda quello di Legambiente: “Le questioni ambientali e lavorative legate alla centrale Brindisi Nord sono state discusse nel convegno dello scorso 5 aprile “Proposte per una economia sostenibile”, durante il quale Legambiente ha avanzato una proposta seria e scientificamente testata di riconversione della centrale Brindisi Nord ad alimentazione termodinamica, che, all’interno di un Distretto dell’energia rinnovabile, consentirebbe ai lavoratori di rimanere all’interno della struttura ed al contempo una produzione da fonte rinnovabile, come avviene già nella centrale “riconvertita” di Priolo”.

BrindisiOggi

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