BRINDISI- Il TAR Lecce, con sentenza n. 74 pubblicata il 19.01.2024, si è pronunciato sul ricorso di una pensionata di Torre Rossa, che aveva impugnato il provvedimento con il quale il Comune di Brindisi le aveva chiesto di pagare ben 62.000 euro per il condono edilizio richiesto 34 anni prima.
Nel 2021, infatti, il Comune ha iniziato a chiedere ai cittadini di Torre Rossa, Contrada Muscia ed altri quartieri di Brindisi, il pagamento degli oneri concessori relativi al condono del 1986, con importi che in alcuni casi superavano di gran lunga il valore commerciale dello stesso immobile da condonare.
Il TAR, nel corso del giudizio, ha disposto una “verificazione” dell’operato del Comune e ha nominato un Verificatore, ovvero un dirigente dell’Ufficio tecnico di altro comune, il quale ha riconosciuto l’illegittimità dei criteri applicati dall’ente locale e ha ricalcolato gli importi di oblazione, costo di costruzione e oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, giungendo a quantificare l’importo dovuto dalla ricorrente in poco più di 5.000 euro con grande soddisfazione anche per l’avv. Giacomina Picheo che l’ha difesa in questa vicenda.
Questa sentenza potrebbe avere notevoli ripercussioni su tutte le centinaia di pratiche di condono pendenti presso gli uffici comunali, per le quali il Comune deve ancora chiedere il versamento del contributo ai cittadini, ma anche su quelle già chiuse con il rilascio del provvedimento di condono, in quanto, con ogni probabilità, gli oneri sono stati calcolati in forza di criteri illegittimi.
BrindisiOggi
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