BRINDISI- Sceglie la strada del silenzio Nicola Chirico, l’uomo accusato di aver partecipato all’agguato in cui fu ucciso , nel 2007, Cosimo Semeraro, 35 anni di Ostuni. Il 45enne di San Michele Salentino ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, almeno sino al momento in cui non potrà accedere agli atti, lo riferisce il suo avvocato difensore Gianvito Lillo. L’interrogatorio di garanzia si è svolto questa mattina in carcere dove era già detenuto con un’altra accusa, quella che lo ritiene responsabile della feroce rapina ai coniugi Scialpi nel 2012.
Chirico ha così ricevuto l’ordinanza di custodia cautelare direttamente in cella. L’accusa di omicidio pluriaggravato in concorso è stata formulata sulla base dicono gli inquirenti di prove schiaccianti tra queste le tracce del Dna trovate su un pezzo di un dito di un guanto e tracce di mistura genetica sul pantalone della vittima, sangue, che ha portato all’identificazione del presunto killer e dello stesso Semeraro.
Semeraro fu ucciso la notte del 9 novembre del 2007. Un omicidio efferato che si consumò nelle campagne in contrada Fogliarella tra Ceglie Messapica. Un commando armato bloccò l’uomo che dopo una feroce aggressione , fu ammazzato a colpi di arma da fuoco.
L’avvocato Lillo quindi attende di leggere gli atti prima di improntare la strategia difensiva. Saranno necessari 3 o 4 giorni al massimo per recuperarli, la richiesta è stata inoltrata, solo allora forse, Chirico parlerà.
Lu.Pez.
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