BRINDISI- Erano oltre un centinaio quelli che hanno risposto alla chiamata di Libera per un presidio questo pomeriggio in piazza Vittoria come risposta alla bomba fatta esplodere nella notte tra il 16 e 17 maggio contro una tabaccheria, nel cuore del centro cittadino. C’erano anche due dei cinque candidati sindaco : Riccardo Rossi e Gianluca Serra. Presenti anche esponenti di partito (alcuni mai visti a iniziative di questo genere, frutto forse della campagna elettorale), poi i sindacati Cgil e Cisl, i rappresentati della Proloco, di Legambiente, dell’antiracket Mesagne e di altre associazioni. Una manifestazione per rivendicare i valori della legalità. Gli organizzatori hanno affisso la bandiera di Libera sulla porta devastata della tabaccheria.
“Una cosa è certa – ha detto Tea Sisto di Libera – noi non ci fermeremo e a ogni atto di questo genere ci opporremo”. Nel corso dell’evento sono state menzionate le ultime sparatorie nell’autunno scorso, ma anche gli incendi a Carovigno, proprio oggi nuove fiamme hanno danneggiato un ristorante, a tutto questo si aggiungono gli atti intimidatori alla riserva di Torre Guaceto. Ma quello che è accaduto la notte scorsa è davvero troppo. Un potente ordigno è stato posizionato all’esterno della tabaccheria nella piazza principale della città. Il boato ha svegliato i residenti del Centro. Danni alle attività commerciali vicine. Paura nella notte e quella sensazione di essere tornati ai terribili anni 90, quando la città era svegliata dalle bombe. Non si conosce la matrice di questo attentato, dal racket alla regolamentazione di questioni private. Ma per questo indaga la polizia, intanto una parte della popolazione si ribella. Eppure la bomba arriva dopo 48 ore dagli ultimi arresti della Dda.
Dopo la bomba presidio di Libera a piazza Vittoria, presenti i candidati sindaco Riccardo Rossi e Gianluca Serra
Nai-post ni Brindisi Oggi noong Huwebes, Mayo 17, 2018
Intanto nel corso della manifestazione di questo pomeriggio si è verificata una circostanza che ha fatto molto discutere, una vigilessa ha chiesto i documenti alla referente di Libera perché ha valutato l’ipotesi di una sanzione per occupazione abusiva di suolo pubblico, ma a parte la gente in piazza non c’era nulla, né un gazebo, nè banchetto o un microfono. Insomma una multa perché si manifestava contro le bombe. Libera aveva avvertito solo la questura dell’iniziativa ma non il Comune: “Non c’era stato il tempo- è stato detto – e poi non pensavamo di occupare del suolo pubblico”.
Lu.Po.
Presidio di Libera dopo la bomba, i vigili urbani stavano per multare l'organizzatrice per occupazione di suolo pubblico. Polemiche durante l'evento
Nai-post ni Brindisi Oggi noong Huwebes, Mayo 17, 2018
Giusto