BRINDISI- Alcune associazioni e liberi cittadini questo pomeriggio alle 16,30 protesteranno fuori dal dormitorio di via Provinciale San Vito contro la decisione dell’amministrazione comunale e del Comitato per l’Ordine e la sicurezza di sgomberare la struttura, lasciando all’interno solo 91 persone. Al momento ne sono state censite 138, anche se i numeri superano le 200 unità. “Non è possibile lasciare queste persone al freddo – scrive la giornalista Tea Sisto su Facebook – molti di loro tornano dal lavoro nei campi”. Qualcuno solleva la questione di un mancato preavviso congruo per lasciare a questi ragazzi il tempo di trovare delle alternative. “Così è previsto nel nostro ordinamento – spiega l’avvocato Rubina Ruggiero – anche per coloro che occupano abusivamente gli immobili. Non mi pare che in questo caso sia stato dato il giusto preavviso”.
Intanto riceviamo e pubblichiamo la nota della Cgil, a firma del segretario provinciale Antonio Macchia e della Flai Cgil Antonio Ligorio.
“L’ispezione della Asl Br chiesta e voluta da quella opposizione che mira a proseguire nella linea politica razzista e xenofoba nella giornata di oggi lascerà fuori dal misero ricovero la metà dei ragazzi che sino ad oggi hanno alloggiato lì. Peraltro, la giornata è freddissima e quando i ragazzi torneranno dal lavoro nelle campagne, se non allocati, ne subiranno le conseguenze sulla loro salute. E questo è uno scrupolo che tutti noi italiani avremo sulla coscienza! Ed infatti, nella giornata odierna si procederà alla bonifica del dormitorio di Via Prov.le San Vito, ed all’esito la metà dei ragazzi non avrà più un luogo in cui ripararsi.
È un atto crudele ed assimilabile a quelli vissuti da questi ragazzi nei loro paesi di origine. Se togliamo loro l’umile rifugio saremo come coloro che li hanno costretti a fuggire. I ragazzi ospitati presso il dormitorio devono essere da noi tutti protetti ed aiutati ad avere, se possibile, una sistemazione migliore, altrimenti chiederemo a gran voce l’adeguamento del dormitorio. D’altro canto le caldaie e le cucine elettriche di cui risulta carente il dormitorio sono di facile reperimento e non comportano costi insostenibili. Ciò che comporta un impegno maggiore è invece altra logistica a causa del sovraffollamento che si è venuto a creare. Al tavolo che si invoca in Prefettura dovrà decidersi come e dove poter collocare questi ragazzi. Le ipotesi da vagliare potrebbero spaziare dalla concessione in comodato di abitazioni abbandonate, alla locazione a prezzo simbolico di posti letto in immobili della città, insomma si dovrà dare una risposta concreta alla richiesta di accoglimento di questi giovani e sfortunati amici che si sono fidati di noi per riemergere dalle brutture dei loro contesti di provenienza. In questa battaglia di civiltà e solidarietà saremo in prima linea con tutti coloro che non intendono rendersi strumento di battaglie razziste e mirate all’odio del prossimo. La FLAI e la CGIL, da sempre parti attive in questa battaglia di solidarietà civile, faranno tutto quanto in loro potere, per sostenere la comunità africana tutta ed il Forum affinché possano mutare questi atteggiamenti di intolleranza celata da necessità di ripristino dell’ordine pubblico”.
BrindisiOggi
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