Oltre 32mila euro di energia rubata, nei guai tre persone

MESAGNE – Oltre 32mila euro di energia rubata, nei guai tre persone.

Avrebbero frodato la rete pubblica di energia elettrica per alleggerire il costo delle proprie bollette.

A Mesagne, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Vito dei Normanni al comando del maresciallo Francesco Bavia hanno arrestato in flagranza di reato il 69enne Marco Carmelo Gravina e la 61enne Annamaria Bafaro, entrambi di Mesagne.

I due sono stati accusati di furto aggravato.

Gravina (padre di Francesco, detto Gabibbo) e la Bafaro, insegnante,  si sarebbero resi responsabili del furto di energia elettrica.  Il metodo sarebbe stato condiviso: i due avrebbero utilizzato lo stesso palo dell’Enel per acquisire impropriamente l’energia elettrica, attraverso un allaccio diretto al traliccio con una deviazione soffocata nel terreno.

Gravina e Bafaro, dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati posti agli arresti domiciliari.

Stessa sorte per un 33enne mesagnese, Paolo Sicilia. Anche per lui arresti domiciliari perché accusato di aver rubato energia.

L’operazione è stata seguita dai militari della stazione di Mesagne: Sicilia avrebbe sottratto l’energia dalla rete pubblica di distribuzione per alimentare di corrente il suo capannone agricolo, una serra per la coltivazioni di prodotti. L’uomo avrebbe sottratto energia per 110mila KW, per un importo che si attesta intorno ai 32mila euro.

Agnese Poci

2 Commenti

  1. Sono il Dr.Francesco Vece marito della Prof.ssa Bafaro Annamaria vi diffido ad eliminare immediatamente notizia sul suo arresto in quanto solo un gravissimo errore dei carabinieri di san vito dei normanni la sua posizione è stata archiviata in quanto estranea completamente dell’accaduto.-Non avete nemmeno avuto il rispetto di inserire nella notizia solo le iniziali di una professionista seria incensurata che non ha mai abitato in via Brindisi Villa San.Luca si trovava lì solo di passaggio mentre si stava recando a scuola.-Per tale vicenda tutta da chiarire nelle vari fasi processuali già iniziate sono imputati paolo sicilia mio affittuario e carmelo gravina mio operaio.-Mi riservo se non eliminate la notizia su google di presentare io personalmente denunzia penale alla responsabile di questa specie di notiziario.-Dr. Francesco Vece.-

    • Gentile Dr. Francesco Vece, la notizia riportata arriva direttamente dal comunicato ufficiale del Comando Provinciale dei Carabinieri, considerata fonte ufficiale e privilegiata dinnanzi a qualsiasi giudice di qualsiasi tribunale. Da parte della nostra redazione, del nostro GIORNALE, non specie di notiziario, come lei offensivamente vuole far credere, sussiste la notiziabilità e come tale va riportata. Le vicende giudiziarie successive non ci sono state comunicate. Per correttezza professionale noi siamo sempre disponibili a pubblicare la conclusione della vicenda giudiziaria a carico di sua moglie qualora ci fosse comunicata dal suo avvocato. Per il resto lei può anche adire alle vie legali ma la notizia dell’arresto rimane poichè è ufficiale e realmente accaduta.
      Nel frattempo la inviterei ad usare ben altri toni e ad informarsi prima sulle norme di legge. Ovviamente qualora lei ne avesse bisogno siamo in possesso del comunicato originale del Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi.
      Grazie
      L’editore
      Lucia Pezzuto

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