FASANO – Maxi sequestro di olio di oliva proprio in Puglia, terra madre degli ulivi, perché conservato in cisterne non adeguate. Oltre 2mila tonnellate di uno dei prodotti più pregiati pugliesi finito sotto i sigilli dei carabinieri Nas di Taranto. Il valore è di circa 6milioni di euro. Il sequestro è avvenuto in un deposito nel fasanese e l’attività è stata sospesa.
Olio di oliva pregiato, profumato e dal colore inconfondibile. Quell’alimento prodotto in Puglia e che tutti invidiano nel mondo. Un prodotto di altissima qualità, se fatto nella maniera adeguata, che dal Tacco d’Italia viene esportato nelle tavole di milioni di clienti. I carabinieri, nelle ultime settimane, hanno eseguito diversi controlli negli stabilimenti pugliesi. In provincia di Brindisi, i Nas, hanno riscontrato in un deposito delle cisterne, contenenti olio di oliva, prive delle dovute autorizzazioni e in assenza dei requisiti igienico-sanitari.
La Asl di Brindisi ha così emesso un provvedimento di sospensione dell’attività. L’olio alimentare è stato così sottoposto a sequestro preventivo e sarà subito anche sottoposto ad analisi accurate. Solo così si potrà accertare se si tratta o meno di olio ‘sofisticato’ oppure se sarà possibile immetterlo nuovamente sul mercato.
Un sequestro quello effettuato dai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni che fa riflettere poiché l’olio extravergine di oliva pugliese è uno dei prodotti più rinomati al mondo e importante per l’alimentazione sana e corretta, infatti è stato inserito nella dieta mediterranea come elemento primario.
(Foto di repertorio)
BrindisiOggi
L’extravergine di Puglia è un tesoro della nostra terra, un prodotto che racchiude in se l’esperienza di una millenaria tradizione contadina , per cui lo si deve considerare alla stregua di una vera e propria opera d’arte. Chi tratta quest’olio così male e/o ne fa oggetto di miserabili speculazioni è un grandissimo PEZZO DI M….A a cui andrebbero spezzate le mani e confiscato tutto. Se si potesse fare, state sicuri che non succederebbe più.