BRINDISI- Massimiliano Oggiano assolto in primo grado con formula piena e Enzo Palmisano assolto anche lui in primo grado perché il fatto non sussiste per associazione a delinquere, corruzione e truffa, e condannato solo per falso ideologico, reato che è stato prescritto in appello. E nonostante la prescrizione, Palmisano con il suo avvocato Italia Mendicini, ha presentato ricorso.
Non ci sta il candidato alla presidenza Francesco Schittulli a questa decisione della Commissione antimafia di considerare impresentabili i due suoi candidati. Una fuga di notizie che riguarda solo la Puglia. La Commissione presieduta da Rosi Bindi (Pd) ha stilato oggi la lista per le regionali. “La domanda che mi pongo- dice Schittulli- e rimando ad una riflessione comune di fronte ad un’assoluzione piena da parte di un Tribunale per la Commissione antimafia si è impresentabali perché l’accusa fa opposizione alla sentenza? E la presunzione di innocenza della nostra Costituzione che fine ha fatto? Già in giorni passati sono stati sbattuti in prima pagina, come mostri, candidati che oggi sono totalmente fuori ma nel frattempo è stata lesa la loro immagine. Oggi lo stilicidio di fughe di notizie continua.”
Parla di squallore Massimiliano Oggiano. “Una cosa squallida- dice il candidato di Oltre- non ho paura. La mia fattispecie non rientrava nei criteri di autoregolamentazione stabiliti dalla Commissiona Antimafia. Io sono stato assoluto con formula piena. Da tre anni che va avanti il processo d’Appello, i tempi della burocrazia condizionano la mia vita. Saranno gli elettori a decidere se sono impresentabile”
Per Oggiano sono subentrate logiche diverse. Questioni politiche, secondo lui. “C’è stata un’interpretazione arbitraria della mia situazione. Sono stato crocifisso per cinque anni. Ma in questo caso che non possono prendere atto che sono entrate altre logiche. Purtroppo hanno dato una notizia mirata. Intanto Fitto e Schittulli il 29 prossimo chiuderanno la campagna elettore a Brindisi proprio nel mio candidato.”
Enzo Palmisano parla invece tramite il suo avvocato, che all’Ansa ha precisato la sua assoluzione nel processo Farmatruffa per i reati di associazione a delinquere, corruzione e truffa e condannato per un episodio di falso ideologico. In secondo grado il falso è stato prescritto. “Ma – spiega il legale- abbiamo impugnato la sentenza in Cassazione per ottenere l’assoluzione nel merito anche di questa residua contestazione.”
Lu.Po.
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