BRINDISI– In consiglio oggi non c’erano né il sindaco né Giampiero Pennetta, il primo impegnato in una riunione a Bari, il secondo assente.Trascorsa la notte, dopo la lite furibonda di ieri sera tra il sindaco e il consigliere d’opposizione, i consiglieri questa mattina sono tornati tra i banchi della sala Giulio Caiati per discutere di numerosi ordini del giorno. Accuse e offese pesanti, non solo personali, ma anche riguardanti rapporti con la pubblica amministrazione.
Consales e Pennetta non si sono risparmiati nulla, tanto che il sindaco ha accusato il consigliere di essere un “estorsore”. Trascorsa qualche ora da tutto questo, il consigliere comunale di Sviluppo e Lavoro Giovanni Brigante chiede al presidente del Consiglio comunale Luciano Loiacono e al segretario generale del Comune di consegnare alla Procura della Repubblica la registrazione del consiglio di ieri.
«Ritengo che ieri si sia toccato uno dei punti più bassi della storia del Consiglio comunale di Brindisi- afferma Brigante- In 40 anni di esperienza politica, non mi era mai accaduto di dover assistere a spettacoli così indecenti, nemmeno nei consigli di quartiere. Lo scontro furibondo tra il sindaco Mimmo Consales e il consigliere Giampiero Pennetta, oltre a rappresentare una indecorosa caduta di stile, ha dato luogo ad accuse gravissime che non riguardano solo gli aspetti personali dei due contendenti, ma chiamano in causa l’istituzione pubblica. Per questo motivo invito il presidente del Consiglio comunale ed il segretario generale dell’Ente a trasmettere immediatamente alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Brindisi le trascrizioni integrali degli interventi della seduta del 25 marzo».
Insomma i toni sono così tesi e accesi che in questi primi dieci mesi dell’amministrazione Consales c’è stata un’inflazione di sospetti, illazioni e di annunci di carte in Procura. Alcune sono state portate, altri sono inviti.
Lu.Po.
Lasciamo al sindaco Consales qualche tempo ancora per smentire o confermare la sua incapacità di dare una sterzata di efficienza e correttezza nella gestione dell’Amministrazione Comunale. I suoi primi mesi sono stati contrassegnati, a dire il vero, da contraddizioni, errori, modeste intenzioni ed ancor più modeste realizzazioni. Chiediamoci però, anche, da quanti anni il consigliere Giampiero Pennetta siede in Consiglio Comunale e cosa ricordino di lui i cittadini di Brindisi , al di fuori delle numerose imboscate e passaggi da uno schieramento ad un altro, organizzati ai danni di tutti i sindaci che si sono avvicendati negli ultimi decenni . Chiediamoci, infine, sulla base di quali meriti personali, politici o professionali i cittadini di Brindisi gli hanno confermato la loro fiducia. Se poi liberamente scelgono questi rappresentanti sarà anche perché non meritano di meglio …
” Mio Dio come siamo caduti in basso! ” viene da chiederci. Però Giovanni Brigante poteva risparmiarsi di fare ” l’appicciafueco “.La vicenda ha anche rilevanti risvolti umani e, prima di tutto, bisognava cercare di rasserenare gli animi dei contendenti che sicuramente si sono già pentiti di aver perso il controllo in maniera così plateale.A Pasqua non dovremmmo essere tutti più buonii?