MESAGNE – L’annuncio è chiaro: se vuoi questo lavoro, devi essere “giovane”, “nubile” … ma con esperienza. Sono questi i termini utilizzati da chi ha stilato un annuncio per ricoprire una posizione lavorativa a Mesagne. Una richiesta di personale che, ancora oggi, viola le leggi più basilari del mercato del lavoro. Un ennesimo esempio di quanto sia duro, per le donne, lavorare e nel contempo avere una famiglia.
Il testo, molto stringato, è comparso dinanzi agli occhi di diverse utenti che si affidano ai siti internet che pubblicano annunci di lavoro per trovare opportunità di impiego.
“Cercasi giovane donna nubile con esperienza nel campo informatica e software per lavoro part-time presso studio medico (2 ore al giorno per 4 giorni) totale 8 ore settimanali, mansione di segreteria, è richiesto domicilio sul posto e fotografia nel curriculum”.
Nello spazio di 260 caratteri, uno studio medico mesagnese ha richiesto una figura professionale da impiegare con contratto part time da 8 ore settimanali, limitando la ricerca al solo genere femminile di giovane età e che sia libero da vincoli matrimoniali.
Una violazione, messa nero su bianco, del Decreto Legislativo 198/2006, che stabilisce la parità di trattamento e di opportunità tra uomini e donne, ma non solo. Molte donne si sono sentite offese dall’inserimento del termine “nubile” nell’annuncio, che denota un’esclusione dalla selezione per questa posizione solo perché sussistono legami affettivi.
L’annuncio lascia spiazzati esattamente come le dichiarazioni che l’imprenditrice della moda Elisabetta Franchi ha rilasciato pochi giorni fa durante un meeting dedicato a “Donne e moda: il barometro 2022” e che hanno suscitato un polverone. L’imprenditrice emiliana aveva dichiarato infatti di assumere solo donne che hanno superato i 40 anni perché avrebbero già vissuto tutte le esperienze cruciali della vita e che quindi si sarebbero potute dedicare 24 ore su 24 al lavoro.
BrindisiOggi
Manca solo disinibita