BRINDISI- Odore di diossina, i forestali sequestrano un’area dove erano stati dati alle fiamme i rifiuti. Nella giornata odierna i Carabinieri forestali del Nucleo Investigativo (NIPAAF) del Gruppo di Brindisi hanno localizzato e sottoposto a sequestro preventivo penale un’ area, estesa circa 500 metri quadri, in cui erano stati abbandonati a più riprese rifiuti di vario genere (da ristrutturazioni edili, mobilio in disuso, recipienti in plastica), dati più volte alle fiamme nei giorni scorsi, sempre in ore serali, generando fumi nauseabondi sospinti dal vento verso i quartieri settentrionali della città di Brindisi (Paradiso e Casale), con le conseguenti numerose segnalazioni allarmate dei residenti.
L’ area si trova ai margini della rampa di confluenza della ex SS16 per San Vito dei Normanni con la SS379, nei pressi del quartiere Paradiso, e fino a ieri sera erano visibili anche a distanza i bagliori ed i fumi provocati dal rogo. Ancora nella mattinata odierna erano individuabili residui di focolai.
La proprietà della superficie è dell’ ANAS, ed alla stessa è stata affidata in custodia giudiziale; i Carabinieri forestali stanno intensificando gli sforzi per l’ individuazione dei responsabili dei roghi.
Per gli stessi vengono ascritti i reati di combustione illecita di rifiuti anche pericolosi (art. 256-bis, comma 1, del Decreto legislativo 152 del 2006, “Testo Unico dell’ Ambiente”) e di getto pericoloso di cose (art. 674 del Codice Penale); per questi sono stabilite le pene, rispettivamente, della reclusione da 3 a 6 anni, e dell’ arresto fino a 1 mese (alternativo ad ammenda di 206 euro).
Purtroppo il fenomeno dell’ abbandono e del deposito incontrollato di rifiuti, ed ancor peggio della loro combustione, è ancora abbastanza diffuso nelle aree rurali e periurbane del capoluogo. I Carabinieri forestali profondono costantemente il massimo impegno per contrastare e reprimere tali condotte illecite, che hanno riflessi negativa sulla salute e l’ incolumità dei cittadini. A questi ultimi si fa appello per rendere più efficace l’ azione di Militari, nel senso di fornire utili informazioni per l’ individuazione dei responsabili. “Spiace constatare che ancora una volta a causa dell’inciviltà e dell’irresponsabilità di qualcuno, altri hanno dovuto subire esalazioni dannose ed è stato creato uno stato di allarmismo generale. In questi due giorni, come amministrazione comunale, abbiamo sollecitato Arpa e il Nucleo Forestale dei Carabinieri affinché si potesse capire la natura del cattivo odore diffuso in città. Prontamente è arrivata la risposta: è emerso che si trattava di roghi di rifiuti ed è stato sequestrato un vasto terreno. Questo crea apprensione soprattutto perché le segnalazioni giunte nei giorni scorsi sono anche relative ad altre aree- ha detto l’assessore comunale all’Ambiente, Roberta Lopalco- Alla luce di ciò, si teme che questo fenomeno possa essere diffuso e possa ripetersi e, quindi, chiediamo la collaborazione dei cittadini nel segnalare alla polizia locale e alle altre forze dell’ordine eventuali altri episodi. Noi ovviamente vigileremo perché Brindisi non diventi una terra dei fuochi”.
BrindisiOggi
Poco informati cittadini
Sig Cosimo…. Probabilmente perché si parla di rifiuti speciali… Provenienti da attività abusive…
Ma io dico : se fossero meno ignoranti, farebbero meno fatica.
Questa gente si preoccupa di caricali sui mezzi di trasporto, si ammazza per scaricali in tutta fretta per non esere vista,consuma carburante ecc. Se avessero fatto una telefonata, chiamando il numero verde gli sarebbe bastato uscirli da casa e gli addetti li avrebbero ritirati.Purtroppo individuarli,credo che non sarà più possibile,perciò anche questa volta la faranno franca alla faccia dei cittadini corretti.