BRINDISI- È tempo di biglietti al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. A partire da martedì 8 novembre, infatti, è possibile acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli che formano la stagione teatrale 2022-23 del politeama brindisino. Alla campagna abbonamenti, con il tesseramento all’intera stagione (formula “Tricolore”) o a una parte della programmazione – i cinque spettacoli dei format “Giallo” e “Blu” -, si aggiunge la biglietteria. Dunque, via libera ai biglietti, anche singoli, per tutti gli appuntamenti in cartellone. Info www.nuovoteatroverdi.com. La stagione teatrale è solo una parte di una più complessiva offerta che quest’anno presenta al pubblico anche il Verdi Gala, una serata dedicata al piacere di ritrovarsi a teatro in arrivo domenica 18 dicembre, il festival Verdi in Jazz che ha visto il primo appuntamento nel foyer sabato scorso, una stagione sinfonica che vedrà protagonista a partire dall’1 gennaio 2023 la nascente Orchestra del Nuovo Teatro Verdi, e poi ancora un ciclo di incontri culturali nel foyer e uno spazio privilegiato da costruire e condividere con le associazioni artistiche e culturali del territorio.
I prezzi. I biglietti per tutti gli spettacoli sono disponibili sia in biglietteria sia online sul circuito Vivaticket, con i seguenti prezzi: 1° settore 27 euro, 2° settore 22 euro, galleria 18 euro; ridotti: 1° settore 25 euro, 2° settore 20 euro, galleria 16 euro. Studenti fino a 25 anni, 10 euro in tutti i settori; ragazzi fino a 12 anni e gruppi scolastici di almeno 15 studenti, 6 euro in tutti i settori. Le categorie di riduzione si riferiscono a ragazzi under 25, adulti over 65, dipendenti di enti ed aziende convenzionate, gruppi organizzati di minimo 15 persone appartenenti ad associazioni in genere. La biglietteria. Il botteghino del Nuovo Teatro Verdi è aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, ore 11-13 e 16.30-18.30 – Info T. 0831 562 554 o email botteghino@nuovoteatroverdi.com. La stagione teatrale. Beniamini del pubblico, maestri della scena, testi classici, commedie e nuovi linguaggi sono i protagonisti di un ricco cartellone che si compone di dieci spettacoli da novembre ad aprile, una stagione vivace, articolata e multidisciplinare, diretta a tutte le fasce e le generazioni di pubblico. Si comincia il 18 novembre con “Parsons Dance”, produzione di un’icona indiscussa della post modern dance statunitense, un mood fatto di energia e positività, acrobatico e comunicativo al tempo stesso. Parsons Dance Company – fondata nel 1987 da David Parsons – è tra le poche compagnie che, oltre ad essersi affermata sulla scena internazionale con successo sempre rinnovato, sia riuscita a lasciare un segno nell’immaginario teatrale collettivo e a creare coreografie divenute veri e propri “cult” della danza mondiale. Il 6 dicembre arriva Elio con “Ci vuole orecchio” per cantare e recitare Enzo Jannacci: un confronto musicale tra due saltimbanchi alle prese con un repertorio sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, fino a Michele Serra. Il 10 gennaio è in scena “Se devi dire una bugia dilla grossa”, cavallo di battaglia della ditta Dorelli, Quattrini, Guida, a più di trent’anni dalla prima rappresentazione del 1986, con Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e Paola Quattrini – con la partecipazione di Paola Barale – che per la terza volta interpreterà il ruolo della moglie dell’onorevole Natalia. Il 27 gennaio Carolina Rosi, Tony Laudadio e Nicola Di Pinto portano in scena “Ditegli sempre di sì” per la regia di Roberto Andò, uno dei primi testi scritti da Eduardo De Filippo, un’opera vivace e colorata il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione. Il 5 febbraio Tullio Solenghi e Nidi Ensemble portano sul palcoscenico “Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene”, un mix di parole, musica e humour con i brani più esilaranti tratti dai libri di Woody Allen e le musiche che hanno accompagnato i suoi film più significativi. Il 23 febbraio Ale e Franz tornano al Verdi con “Comincium”, spettacolo che riporta in scena il duo comico dopo il buio della pandemia e si compone di tre quadri che raccontano la vita: il primo è un dialogo sul politically correct, sul green e sulla sostenibilità ambientale; il secondo è una riflessione sull’amore fatta da due cinquantenni; il terzo è un bilancio della vita fatto da due vecchietti. Si prosegue il 14 marzo con uno dei classici di Luigi Pirandello, scritto nel 1917 ma ancora straordinariamente attuale: “Così è (se vi pare)”, per regia di Geppy Gleijeses, con in scena Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato. Il 21 marzo arrivano Nancy Brilli e Chiara Noschese con “Manola”, commedia tratta dall’omonimo bestseller di Margaret Mazzantini. In scena due gemelle eterozigote, Ortensia e Anemone, caratterialmente agli antipodi, ma accomunate dalla capacità di raccontarsi in una maratona impudica e commovente. Il 3 aprile Massimo Ghini e Paolo Ruffini sono gli interpreti di “Quasi amici”, trasposizione teatrale della commedia cinematografica francese diretta a quattro mani dai registi Olivier Nakache e Eric Toledano: una di quelle storie che meritano di essere condivise e raccontate anche con il linguaggio delle emozioni più profonde come quello teatrale. La stagione teatrale si conclude il 19 aprile con una produzione tratta da un altro lavoro di Margaret Mazzantini: in “Zorro. Un eremita sul marciapiede” Sergio Castellitto torna sulle scene dopo circa vent’anni per interpretare un vagabondo che ripercorre la sua storia e riflette sul significato della vita.
BrindisiOggi
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