BRINDISI- Seconda ispezione questa mattina a bordo della Norman Atlantic ormeggiata da ieri pomeriggio a Costa Morena Ovest. Il magistrato della procura di Bari Ettore Cardinali è salito nuovamente a bordo accompagnato dai tecnici e dai vigili del fuoco del nucleo investigativo antincendio giunti appositamente da Roma. Si tenterà di recuperare la seconda scatola nera, la prima è stata prelevata già ieri, ma la seconda si trovava in un luogo difficilmente raggiungibile.
La temperatura all’interno del relitto resta ancora molto elevata, continua ad uscire fumo, non solo, pare che ci sia anche il pericolo dello sversamento del carburante. Oggi è intervenuta anche l’Arpa per fare una serie di prelievi e valutare i rischi ambientali.
Sono state date disposizioni di sicurezza per l’accesso delle navi carboniere del porto, per prevenire possibili incidenti.
Nel frattempo la custodia giudiziaria del traghetto è stata passata dalla società dei rimorchiatori Barretta al presidente dell’autorità portuale di Brindisi, Hercules Haralambides.
Oggi a bordo del relitto anche tre uomini della Commissione ministeriale per i sinistri in mare che fa parte della direzione generale per le investigazioni ferroviarie e marittime del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, a quanto si apprende, ha avviato una inchiesta per risalire alle cause del disastro in mare. La Commissione è composta da militari del Corpo centrale delle Capitanerie di Porto.
Una ventina di parenti dei dispersi sono giunti in Puglia per l’eventuale riconoscimento dei corpi che potrebbero trovarsi all’interno del traghetto e di quelli non ancora identificati a Bari.
Alcuni di loro si sono recati sul molo e davanti a ciò che resta del traghetto sono scoppiati in lacrime.
Sono cominciate così le operazioni di riconoscimento delle salme recuperate, undici accertate fino a questo momento, tra di loro anche una minorenne albanese con permesso di soggiorno tedesco. Si tratta della 15enne Racha Charif. Ieri sera, invece, è stata identificata anche l’ultima salma delle nove che si trovano in attesa delle autopsie nell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. È quella di Gerasimos Kazantzidis, autotrasportatore greco. Le altre sette salme appartengono ai due autotrasportatori campani Michele Liccardo di 32 anni e Giovanni Rinaldi di 34, al sacerdote georgiano 27enne Omar Kartozia, alla donna turca Havise Savas, ai greci Sasentis Nikolaus Paraschis e Kostantinos Koufopuolos, e ad un’altra donna tedesca, Muller Afroditi. Il conferimento dell’incarico per le autopsie, affidate ai medici legali Alessandro Dell’Erba e Biagio Solarino, è fissato per lunedì mattina.
Vi proponiamo le interviste al comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Mario Valente, ed al console di Grecia a Bari Stelio Campanale che ha accompagnato i parenti dei dispersi oggi sulla banchina di costa Morena Ovest.
Foto Gianni Di Campi
Lucia Pezzuto
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