BRINDISI- Ennesimo intervento dei vigili urbani di Brindisi, lungo la costa a nord della città, in zona Punta Penne, per smantellare dei capanni abusivi usati da alcune famiglie residenti nel capoluogo come pied-à-terre marittimo. L’ultima tendenza dell’estate brindisina 2013, infatti, sembra essere quella di farsi il villino fai da te vista mare. Con un budget limitato e qualche metro quadro di litorale da occupare, tutta la famiglia può passare le vacanze unendo i vantaggi del campeggiatore alle comodità della villeggiatura.
I resort di questo tipo stanno spuntando come funghi lungo tutta la costa a ridosso della città, impegnando seriamente la polizia municipale che ha il compito di sgomberare le zone illegalmente occupate dai villeggianti. Gli abusivi non si fanno mancare proprio niente e ricreano, in quelle che, a uno sguardo più attento non paiono proprio essere delle capanne di fortuna, gli ambienti e gli arredi di una normale casa: cucine Lecce, scaffali, bagni con tanto di doccia e tutto il necessario, seppur improvvisato, per lo svago e l’intrattenimento, anche notturno.L’area sgomberata stamane dai vigili urbani, Punta Penne, è oggetto di alcuni interventi strutturali di recupero da parte dell’amministrazione comunale del capoluogo. «Purtroppo, però, nonostante l’avvio dei lavori di bonifica e la recinzione da cantiere delle vicina area di intervento – afferma il comandate dei vigili urbani, Teodoro Nigro – i buontemponi hanno invaso con tende, capanni e strutture in metallo la parte demaniale, con inevitabile scarso senso civico dei numerosi frequentatori. Grave è apparso il deturpamento dell’area individuata anche considerando l’uso fatto dalle passate convivenze. Si stima che, nei capanni in oggetto, possano convivere almeno 10/15 persone per volta, bambini inclusi».
Questa situazione abbassa notevolmente l’appeal delle spiagge interessate dal fenomeno. Fortunatamente, però, questo tipo di abusivismo è in grossa parte reversibile: a differenza delle costruzioni illegali in muratura che punteggiano le coste pugliesi, basta, infatti, sgomberare l’area e smontare le baracche per ripristinare in tempo rapido il naturale ordine delle cose. Questa, però, è una magra consolazione anche perché sembra che i villeggianti fai da te, visto il numero di segnalazioni che arrivano alla polizia municipale, non accennino a diminuire. La crisi, è vero, impone a tutti di tirare la cinghia e rinunciare alle agognate ferie è un sacrificio troppo pesante da chiedere ma pensare di poter risparmiare sulle vacanze occupando abusivamente un’area pubblica per farne la propria villeggiatura, francamente, non è un modo corretto di affrontare la questione.
«Spero che quest’ultimo intervento repressivo lungo la costa a nord del capoluogo – prosegue il comandante Nigro – possa dissuadere chiunque dall’installare tende o capanni sugli scogli o sull’arenile. Ripulita l’area, rimosse tutte le masserizie e i tubi innocenti, infatti, abbiamo verificato l’immediata fruibilità da parte di alcuni nuclei familiari che installavano gli ombrelloni».
Maurizio Distante
io sono d’accordo con manuela e con gli abusivi … perchè solo chi ha soldi si puo’ permettere di stare in vacanza al mare ? tutto questo “lavoro” dei vigili… ma se quella area , a mio parere stupenda , è sempre stata lasciata all’incuria , le due torri diroccate , cumuli di rifiuti ovunque . chi ha deciso che gente che è nata in questa terra non puo’ campeggiare davanti al suo mare ? chi ha deciso che è necessario pagare per trascorrere dei giorni a mare ? dovremmo andare un po tutti a CAMPEGGIARE liberamente sulle spiaggie , organizzandoci anche con servizi di pulizia del territorio . RIPRENDIAMOCI IL TERRITORIO !!!
VIVA MANUELA E LA SUA FAMIGLIA !!! SPERO CHE ABBIATE TRASCORSO UN BEL FERRAGOSTO !!!
@ manuela
Beh, allora auguro a voi tutti di trascorrere un buon ferragosto… ;-D
*VIGILI*
Io c’ero, ero lì quando la nutrita squadra di vigili urbani con alcuni operai ha provveduto allo smantellamento dell’insediamento. Ed ero ancora lì quando sono arrivati loro, i cosiddetti “abusivi “, con un furgoncino pieno di taniche di acqua potabile ed una autovettura con alcuni bambini .
Raramente ho scorto tanta tristezza, tanto sgomento e tanta rabbia. Le stesse che ho provate anch’io una mattina quando pronto a partire per le vacanze non ho trovato la mia Lancia Lybra : al suo posto c’era soltanto uno spazio pubblico,vuoto !!
Lo stesso spazio pubblico vuoto che hanno trovato quegli “abusivi”: via le tende, via i tavoli, via le sedie, via le taniche di acqua, via anche la bandiera tricolore, via tutto. Probabilmente non si presenteranno al comando dei vigili urbani per chiederne la restituzione: la multa da pagare sarebbe superiore al valore di quelle cose.
Mi sono chiesto , tra l’altro, dove queste persone trascorreranno il ferragosto e se, soprattutto i bambini, supereranno la loro più forte delusione.Spero di sì. Spero anche che, oltre ad eliminare tutti gli “abusi”, gli sforzi dell’amministrazione comunale siano indirizzati a rendere più agibili e pulite le poche spiagge e scogliere ancora “libere” nel litorale a nord della città.
comunque ti informo che noi ai vigli ci siamo stati e ti dico che domani saremo di nuovo a quel posto e ti informo che di ferragosto stiamo la con taniche di acqua tende sedie tavoli e tutti gli attrezzi che avevamo mi dispiace per te che non hai trovato la tua lancia lybra ma noi abbiamo trovato tutto …..