BRINDISI- Aprirà il battenti il prossimo primo marzo il nuovo Ostello della gioventù di Brindisi, il DEER Hostel. La struttura totalmente ristrutturata offrirà servizi per una ospitalità alternativa. Trenta posti letto distribuiti tra camere private ma anche camere collettive il cui arredo è disegnato per creare spazi rilassanti e confortevoli, il cui costo oscilla dalle 35 euro alle 100 euro solo per dormire, con servizi basic. Ma anche aree comuni attrezzate e un bistrot . “Stiamo ultimando gli ultimi lavori, abbiamo stabilito con l’amministrazione il primo marzo per l’apertura. Ci saranno un po’ di ospiti- spiega Argentieri- Abbiamo fatto dei lavori all’interno, ci siamo affidati ad architetti, abbiamo allargato le collaborazioni. Abbiamo apprezzato lo sforzo dell’amministrazione di darci un Ostello pronto ma non ci siamo accontentati e stiamo cercando di renderlo più accogliente. All’interno ci sarà anche un bistrot , con dei piatti del territorio ma anche aperti al gusto contemporaneo, per un pubblico abituato anche alle contaminazioni. Il target è abbastanza ampio, ci sono diverse prenotazioni perché i prezzi sono competitivi. Abbiamo deciso di ampliare l’offerta e i servizi. Una ospitalità alternativa. Si parla sempre di masserie a cinque stelle ma poi si trascura tutta una fascia di gente che ha voglia di viaggiare e fare esperienze”. L’ex Ostello della Gioventù è stato recuperato negli ultimi due anni grazie ad una serie di finanziamenti a cui ha avuto accesso il Comune di Brindisi. La struttura era stata inaugurata nei primi anni ’60, era considerato il fiore all’occhiello tra le strutture destinate all’accoglienza. Le foto dell’epoca mostrano le camere arredate con cura, la sala comune per l’intrattenimento, il refettorio e un giardino curatissimo. Non solo, l’Ostello della Gioventù concepito come una struttura adatta all’accoglienza dei giovani, aveva anche a disposizione una piscina e un campo da tennis a disposizione. Oggi le camere hanno colori e arredi moderni ed essenziali. “Essendo una ristrutturazione l’immobile era già definito. Noi abbiamo cercato di svecchiarlo dal concetto di Ostello come lo si intendeva negli anni ’90- spiega l’interior designer , Sara Mondaini che ha curato gli arredi interni- Il look è stato arricchito con carta da parati, abbiamo ridisegnato i letti ed ora lavoreremo sugli spazi comuni. In particolare sulla terrazza. L’idea è quella di aprire la struttura alla città e non solo agli alloggiati”. Un ultimo dettaglio non assolutamente trascurabile, il personale impiegato all’interno dell’Ostello sarà composto da giovani lavoratori brindisini con esperienza nel settore.
Lu.Pez.
Commenta per primo