BARI- Nichi Vendola dopo aver annunciato la volontà di restare a governare la Regione Puglia sino alla fine del mandato naturale, quindi sino al 2015, rilancia l’azione di governo e firma il decreto per la nomina del suo nuovo esecutivo. Lo scossone più forte riguarda proprio la provincia di Brindisi. Fuori dalla nuova giunta Fabiano Amati del Pd, ex assessore ai Lavori Pubblici e alla Protezione civile. Amati era stato uno di quei rappresentanti regionali che non aveva ottenuto la deroga dal suo partito per candidarsi alla elezioni politiche. Ora non ha più neanche l’incarico regionale. La sua esclusione ormai circolava da giorni, la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sembrerebbero state le consultazioni che Vendola ha avuto con le parti sociali, compreso Confindustria, che si sarebbero lamentati dalla mancanza di comunicazione con l’assessore del Pd. Ma i primi attriti tra Vendola e Amati sarebbero legati alle vicende dell’Acquedotto pugliese ai tempi della rimozione dell’amministratore Monteforte.
Tolto Amati, in giunta approdano due nuovi esponenti della provincia di Brindisi. Rientrano nei giochi, dopo anni di riposo dalle cariche istituzionali, la senatrice di San Vito dei Normanni Rosa Stanisci, nominata Assessore alle Risorse Umane con delega al Personale e Organizzazione e l’ex segretario provinciale della Cgil Leo Caroli, nominato Assessore al Lavoro con delega Politiche per il Lavoro. Caroli sarebbe espressione di Sel.
Il partito democratico da questo nuovo rimpasto esce con un assessore in meno, e senza la vice presidenza che è stata assegnata alla donna di fiducia di Vendola, Angela Barbanente che mantiene i suoi vecchi incarichi come Assessore alla Qualità del Territorio con delega Assetto del Territorio, Beni Culturali, Politiche abitative, Urbanistica.
Alla leccese Loredana Capone resta solo l’assessorato allo Sviluppo Economico con delega Attività economiche e consumatori, Competitività, Energia Reti e Infrastrutture materiali per lo sviluppo, Internazionalizzazione, Ricerca Industriale e Innovazione.
Confermata Elena Gentile, ampliato però il suo raggio d’azione oltre all’assessorato al Welfare, si occuperà anche di quello della Sanità, con delega alle Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione, Programmazione Assistenza Sanitaria e specialistica, Gestione accentrata e Finanza Sanitaria, Accreditamento e Promozione Sanitaria.
Guglielmo Minervini resta, ma passa alle Politiche Giovanili, Trasparenza e Legalità con delega Politiche giovanili e cittadinanza sociale, Sport per tutti, Protezione Civile.
Nessun cambiamento per Lorenzo Nicastro riconfermato assessore alla Qualità dell’Ambiente con delega Ecologia, Ciclo Rifiuti e Bonifica, Rischio Industriale.
Alba Sasso sarà ancora assessore Diritto allo Studio e Formazione con delega Scuola Università, Formazione Professionale.
Entra invece il montiano Leonardo Di Gioia, nuovo assessore al Bilancio con delega AA.GG., Contenzioso Amministrativo, Demanio e Patrimonio, Bilancio e Ragioneria, Finanze, Provveditorato ed Economato. Vendola apre così concretamente ai centristi di Mario Monti, Di Gioia era candidato nella lista civica di Monti alle politiche.
E un posto in giunta per Antonio De Caro , che ricopre l’incarico di Assessore alle Infrastrutture e Mobilità con delega Reti e Infrastrutture per la mobilità, Verifiche e Controlli dei Servizi TPL, Lavori Pubblici;
Diventa assessore anche il presidente del Taranto calcio Fabrizio Nardoni, che diventa Assessore alle Risorse Agroalimentari con delega Agricoltura, Alimentazione, Riforma Fondiaria, Caccia e pesca, Foreste. Nardoni al posto di Di Stefano che è volato in Parlamento, anche se a malincuore.
Vendola ha riservato a se l’Avvocatura Regionale, le Politiche legislative, Controlli e Partecipate, Relazioni Istituzionali ed Internal Audit, Attuazione del Programma, Comunicazione Istituzionale, Risorse Naturali, Tutela delle Acque
Lucia Portolano
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