Nuova aggressione al Perrino, il prefetto convoca un incontro per il 6 febbraio, Pasqualone: “Mettere porte sorvegliate”

BRINDISI – La seconda aggressione in meno di una settimana ai danni del personale sanitario: il 30 gennaio all’ospedale Perrino dove i parenti di un paziente hanno interrotto un delicato intervento chirurgico, e il 26 gennaio un uomo ha aggredito i volontari del 118. Il prefetto Umberto Guidato ha convocato per il 6 gennaio un incontro per affrontare la problematica che non può più essere rinviata. I medici loro hanno minacciato di astenersi nelle attività nei luoghi in cui non viene garantita la sicurezza con interventi previsti anche dalla legge. Intanto da parte sua il direttore generale dell’Asl di Brindisi assicura che saranno adottati dei provvedimenti. “Questi fenomeni di violenza si stanno verificando in maniera sempre più frequente – afferma Pasqualone-  A questo punto saremo costretti a presidiare gli accessi con personale dedicato, metteremo delle porte sorvegliate. Non possiamo arrivare a far scortare gli operatori sanitari”.

1 Commento

  1. Questi casi di inciviltà si stanno diffondendo sempre di più. Che fare come affrontarli?. Secondo me occorre andare al principio del servizio pubblico pagato dai cittadini. Bisogna indagare sulle entrate finanziarie degli aggressori se sono evasori fiscali a vario titolo, se sono beneficiari di benefici vari tipo case popolari reddito di cittadinanza etc. Nel caso positivo revocare i benefici perché è necessario far capire quale è l’origine del bene pubblico pagato con il sacrificio dei contribuenti. Far capire che non si ha diritto ad un bene se non si contribuisce onestamente- Se un cittadino ritiene di aver ricevuto un disservizio deve poter inoltrare le rimostranze nei modi civili e secondo i protocolli. Sembra un paradosso ma secondo me chi si comporta in questo modo, mettendo a rischio la vita degli altri, non merita il rispetto dovuto.

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