BRINDISI – Ha terminato in bellezza con un colloquio orale emozionante il percorso d’esame iniziato il 13 giugno lo studente da record, Antonio Pugliese, classe 1935.
A 81 anni, Antonio ha deciso di mettersi in gioco per conseguire la licenza di terza media che avrebbe desiderato prendere per tempo ma che, a causa della guerra e di tutti i problemi che questa ha provocato nella sua famiglia, ha dovuto rimandare di qualche anno.
Con il padre impegnato sul fronte, alla tenera età di 6 anni Antonio ha sentito il peso della famiglia sulle sue spalle alzandosi ogni mattina per andare a lavorare nelle campagne. La vita così dura lo ha fatto crescere in fretta, specialmente per il senso di responsabilità che avvertiva nei confronti della madre e dei fratelli e sorelle: si è sposato e ha avuto 6 figli, 3 laureati e 3 che hanno seguito i suoi insegnamenti continuando a svolgere una vita agricola.
Dopo le prove scritte svolte la scorsa settimana, ieri (23 giugno) è stato il turno dell’esame orale: nell’atrio dell’Istituto Rodari del rione Cappuccini, alle spalle del piccolo orticello che durante l’anno aveva curato con suo figlio Vincenzo e con gli studenti della scuola, e davanti alla preside, ai ragazzi, alla stampa e ai suoi figli, ha risposto alle domande che la commissione gli ha rivolto, interrogandolo sulle varie materie scolastiche. Ha emozionato tutti per la sua bontà, oltre che per la schiettezza e per il sudore che in tutta la vita ha versato per non far mancare mai nulla a casa: altri aneddoti sulla guerra e toccanti racconti dalla vita dei campi hanno contraddistinto questo speciale colloquio record che gli ha permesso di raggiungere il suo sogno e di ottenere quindi la terza media. Tanti applausi al termine dell’esame hanno accompagnato la commissione all’interno della scuola per poterlo scrutinare e concludere così, definitivamente, tutti gli esami. Ognuno, in questa avventura, ne esce arricchito: grazie alla sua esperienza, i ragazzi (ma anche i professori) hanno potuto scoprire più nel dettaglio ciò che si legge sui libri di scuola, data la sua presenza in prima persona nella Seconda Guerra Mondiale ad esempio. Ma non solo: in questa società, riscoprire i valori della terra e della campagna, promuovendo questa faticosa attività, è il primo passo verso l’accettazione e la scoperta delle nostre origini.
Antonio Solazzo
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