Non possono reiterare il reato, l’ex sindaco e la sua giunta vanno ai domiciliari

LECCE- Il Tribunale del Riesame accoglie le richieste della difesa e manda l’ex sindaco di Cellino San Marco, la giunta  e il consulente del Comune ai domiciliari. Sarebbe venuta meno l’esigenza cautelare della reiterazione del reato.  Accordati così i domiciliari per l’ex sindaco Francesco Cascione  (difeso dall’avvocato Massimo Manfreda) , per i quattro assessori, Gabriele Elia, 32 anni, (avvocato Giancarlo Camassa), Gianfranco Quarta, 58 anni, difeso dall’avvocato  Giovanni Gabellone; Gianfranco  Pezzuto 38 anni, assistito da Karin Pantaleo e Vincenzo Farina e l’ex vice sindaco Corrado Prisco, 50 anni, difeso dall’avvocato Samuele Leo. Domiciliari anche per Omero Molendini Macchitella, 58 anni, all’epoca dei fatti coordinatore cittadino del Pdl e consulente non retribuito del Comune (assistito dall’avvocato Massimo Farina.) I sei erano in carcere dal 10 aprile, dalla mattina in cui è scattato il blitz dei carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Brindisi. Accusati a vario titolo di associazione per delinquere, peculato, corruzione, turbata libertà degli incanti e calunnia. Tangenti per appalti e opere pubbliche, questo è quanto sostiene l’accusa.

Rimessi in libertà alcuni degli imprenditori coinvolti nell’inchiesta  con la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio di impresa, in caso di legali rappresentati, per sei mesi.  Tornano liberi  Angelo Diego Lippolis, 41 anni, difeso dall’avvocato Rosario Almiento, Antonio Vincenzo Fasiello, 61 anni, di Vernole.   Nei giorni scorsi era stato rimesso in libertà dal gip  con parere favorevole del pm l’imprenditore brindisino Antonio Cozzoli, questo dopo l’interrogatorio.

Mentre il Riesame si esprimerà domani per la richiesta di revocare dei domiciliari per Tommaso Ricchiuto difeso dall’avvocato Angelo Pallara, e della scarcerazione di Francesco Francavilla 35 anni, e  Ionni Pagano 49 anni, geometra del Comune di Cellino San Marco.

Lu.Po.

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