“Non ho mai timbrato al posto di Larocca”, tornano in libertà i due dipendenti comunali con sospensione dal lavoro per un anno

BRINDISI- Respinge ogni addebito il dipendente comunale accusato di aver timbrato al posto del collega assenteista. Interrogatorio di garanzia oggi per Luigi Antonino 59 anni di Brindisi, accusato di truffa ai danni del Comune di Brindisi. il dipendente pubblico è da sei giorni agli arresti domiciliari. Risponde alla domande del gip Tea Verderosa ma nega di aver mai timbrato al posto di Giuseppe Carlo Larocca Larocca, 59enne brindisino suo collega al centro anziani di Bozzano. Antonino, alla presenza del suo legale Luca Leoci, giustifica la vicinanza dei due passaggi dei badge ( del suo e di quello de Larocca dicendo che l’orario di ingresso era uguale per tutti, e che quindi la contestazione a lui mossa che le timbrature fosse una dopo l’altra a distanza di un minuto, sarebbe da addebitare alla coincidenza dell’orario d’ingresso. Il dipendente ha confermato che Larocca effettivamente si allontanava dal posto di lavoro, come ha riferito lo stesso Larocca nell’interrogatorio di ieri.

 La versione di Antonino no ha convinto il gip. Tuttavia su istanza dei legali dei due arrestati, l’avvocato Mauro Masiello per Larocca, e Luca Leoci per Antonino, entrambi gli indagati nel pomeriggio di oggi sono stati rimessi in libertà perchè venute meno le esigenze cautelari.

Larocca, titolare anche di una nota pizzeria brindisina,  qualche giorno fa si è dimesso da dipendente comunale quindi non può reiterare il reato per questo il gip ha fatto cessare la misura cautelare.  Mentre per Antonino il giudice ha stabilito la sospensione dal lavoro per un anno così da non poter più commettere in reato.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Sarebbe bello sapere se la disponibilita’ dei ” colleghi ” sia stata ricompensata con fritte a volonta’……( che tristezza )

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