Non funziona l’app per il parcheggio e la colonnina accetta solo le monete, cittadino contesta la multa

MESAGNE- Non funziona l’app per il parcheggio e la colonnina accetta le monete, cittadino contesta la multa. Accade a Mesagne dove un cittadino nonostante gli sforzi, ha rimediato una multa che ora intende contestare. Riportiamo la lettera inviata al Comune di Mesagne e al Comando della polizia locale. Dove l’uomo racconta il fatto e annuncia di adire alle vie legali.

“Giunto a Mesagne alle 20:30, dopo una breve ricerca ho trovato un posto libero nei pressi di Piazza Vittorio Emanuele II. Il posto libero si trovava in Via Brindisi, nel punto in cui la strada si congiunge con Piazza Vittorio Emanuele II, esattamente di fronte alla vetrina di rivendita di vini di una nota marca. Sceso dalla vettura, mi sono recato alla colonnina più vicina per pagare la sosta e prelevare il tagliando da esporre. Non avendo monete con me, con soddisfazione ho letto che avrei potuto utilizzare la carta bancomat e così ho provato a fare. Con rammarico mi sono subito reso conto che la colonnina aveva un blocco che impediva l’inserimento delle carte; praticamente la funzione risultava solo teorica. A quel punto, sul lato della colonnina ho scorto un avviso ed ho appreso che avrei potuto pagare con un’applicazione per telefoni cellulari, come avviene quasi ovunque ormai. L’APP non era quella che si utilizza a soli 10 Km (Brindisi), per tanto non era già presente sul mio iPhone. Nessun problema! L’ho scaricata, mi sono registrato, ho associato la targa della vettura ed ho scelto il metodo di pagamento. Avrei potuto scegliere fra Visa, American express e Mastercard; avendo American express, ho scelto questa. Sembrava fatta. Ho lasciato sul parabrezza un foglietto sul quale avevo annotato “Whoosh!”, il nome dell’APP ed ho fatto come sempre faccio nelle altre città nelle quali si utilizza il metodo di pagamento tramite telefono. Ho aperto l’APP, ho indicato il tempo di permanenza ed ho pagato 1,00 euro. Veramente un’ottima tariffa! A distanza di qualche secondo ho ricevuto un primo messaggio che mi avvisava dell’impossibilità di elaborare l’ID del biglietto. Questo avveniva quando ormai mi trovavo nei pressi del locale dove avrei trascorso la serata, poco oltre la porta di accesso al centro storico. Preoccupato, sono tronato indietro ed ho nuovamente raggiunto la mia vettura per ripetere la procedura. Ho preferito fare così perché il sistema dell’APP localizza autonomamente il parcheggio per il quale pagare la sosta. A questo punto ho ripetuto la procedura ed ho concluso il pagamento. Dopo qualche secondo, nuovamente il messaggio: “Impossibile elaborare l’ID del biglietto.” Ho rifatto la stessa cosa per altre due volte e l’esito non è mai cambiato. Capendo che il sistema continuava a non funzionare, ho registrato le schermate con gli errori perché le avrei comunque utilizzate per inviare una segnalazione a chi la gestisce. Conservo le fotografie della procedura di registrazione, del pagamento e delle notifiche. EFFETTO: L’impossibilità di pagare con bancomat e con APP mi hanno fatto perdere circa 50 minuti, passati i quali, sconfortato, mi sono allontanato dalla zona del parcheggio per provare a cambiare una banconota e ricevere le monete necessarie per pagare il parcheggio. Ho provato nei locali presenti nella piazza Vittorio Emanuele II ma nessuno aveva gli spiccioli necessari per cambiare una banconota da 10 euro. Giunto all’esasperazione, sono tornato alla vettura con l’intento di spostarla in una zona diversa, magari vicina ad un Bar, dove acquistare qualcosa e ricevere qualche spicciolo in cambio. Alle 21:38, raggiunta la vettura, ho trovato una multa sotto il tergicristallo, prontamente comminata da qualche solerte incaricato che, non avendo potuto seguire l’odissea del sottoscritto, ha pensato di fare semplicemente il proprio dovere. CONCLUSIONI: Già in altre occasioni i tribunali si sono espressi in maniera abbastanza chiara in materia: se la colonnina non accetta il pagamento con il bancomat, la multa è nulla. In questi casi, la sosta è gratuita. La mia avventura è sicuramente capitata a tanta altra gente, che però non si è lamentata. Per inciso, io ho pagato la multa entro i 5 giorni ed ora chiedo la restituzione dell’importo per sanzione palesemente illegittima”.

BrindisiOggi

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