TORRE SANTA SUSANNA – «Non ci siamo accorti della delibera della Regione». Così la maggioranza che governa Torre Santa Susanna ha giustificato l’esborso di circa 115mila euro, provenienti dalle casse comunali, per l’affidamento dei lavori di “Efficientamento energetico e miglioramento della sostenibilità ambientale dell’edificio scolastico Giovanni Falcone di via Tagliamento”. Questo, almeno, è quello che denuncia Tiberio Saccomanno, esponente in consiglio di Fratelli d’Italia, opposizione alla compagine di centrosinistra guidata da Costantino Galasso, in merito ai lavori in oggetto che sarebbero potuti essere effettuati in carico alla Regione, secondo una delibera proveniente da Bari.
«Un’amministrazione comunale emblema del fallimento e dello spreco di risorse – attacca Saccomanno – Chiedevamo come mai la maggioranza che ci amministra avesse scelto di procedere per l’affidamento dei lavori in questione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, visto che la delibera regionale 2203 del 31 ottobre 2012 stabiliva che il finanziamento totale delle opere sarebbe stato a totale carico della Regione solo nel caso in cui il nostro Comune avesse utilizzato la modalità della gara al massimo ribasso». La domanda, come un grande classico recita, nasce spontanea: perché? «Ebbene, la risposta, arrivata dopo 10 mesi, è la chiara dimostrazione della superficialità e dell’incoscienza con le quali vengono gestiti i soldi pubblici: i nostri amministratori non si erano accorti della pubblicazione della delibera regionale».
Di fronte a una simile affermazione, per di più fornita in un contesto ufficiale come una seduta di consiglio comunale, si può comprendere la sorpresa dei presenti. «Si può tollerare o giustificare una mancanza simile? Si può accettare una scelta, non so quanto inconsapevole, di consumare soldi pubblici comunali in un periodo nel quale non si riescono a garantire i servizi minimi agli ammalati, ai bisognosi, ai meno abbienti della nostra comunità, avendo l’Amministrazione maturato un debito di centinaia di migliaia di euro nei confronti dell’Ambito Territoriale?».
Gli interrogativi che si pone Saccomanno sottendono anche una riflessione tecnica leggermente più profonda ma sostanziale: procedendo col metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, i criteri di scelta diventano leggermente più flessibili perché basati su scelte soggettive del concetto di vantaggio; il minimo ribasso, invece, prevede la scelta dell’azienda che fornisce la cifra inferiore per aggiudicarsi i lavori, escludendo qualsiasi altro tipo di valutazione. Su questo punto, infatti, si conclude la riflessione di Saccomanno che annuncia di voler prendere i dovuti provvedimenti per accertare le eventuali responsabilità. «Non ci fermeremo davanti a tanta indifferenza. Chiameremo in causa la Corte dei Conti, e se qualcuno ha amministrato danneggiando i torresi, pagherà».
BrindisiOggi
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