BRINDISI- La nuova ditta chiede a quella uscente un incontro per completare la procedura del cambio di cantiere, per risolvere la questione del personale, ma questa sino a ieri non ha dato alcuna risposta. Il risultato è che domani nelle scuole materne ed elementari di Brindisi non sarà servito neanche il pasto freddo (gratuito), così come proposto dal Comune e dalla Markas (azienda vincitrice dell’appalto).
Quindi anche domani non solo non ci sarà il piatto caldo, ma neanche il pranzo a sacco. La questione potrebbe risolversi nei giorni successi almeno per quanto riguarda la distribuzione di panini e merendina. Dopo di che, tra una settimana potrebbe essere garantito il piatto caldo. La Markas sta cercando un centro cottura sino a quando non sarà pronto quello comunale in costruzione. L’Ati che sino a questo momento aveva il servizio, Ladisa-La cascina, aveva affittato un centro cottura a Mesagne, ma nonostante abbia rinunciato alla proroga di due mesi non intende lasciare il centro per permettere di riavviare la mensa.
In tutto questa storia a rimetterci sono le famiglie, che domani dovranno riprendere prima i bambini dalla scuola materna e dalla primaria.
Domani mattina la nuova società dovrebbe incontrare i sindacati presso il Mercato del lavoro della Provincia per la procedura del cambio di cantiere, Ladisa da parte sua però non ha ancora risposto alla richiesta di incontro inviata da Markas.
“Noi ci teniamo al bene dei bambini- spiega l’assessore all’Istruzione del Comune di Brindisi Gioacchino Margherito- la Markas sta facendo di tutto per trovare una soluzione, ma Ladisa non ha ancora dato alcun riscontro alla richiesta di incontro dell’azienda subentrante, questo mi ha riferito la responsabile dell’azienda nella giornata di ieri”.
Insomma domani non ci sarebbe il personale per poter distribuire il pasto a sacco nelle scuole.
L’assessore ribadisce che l’Ufficio competente sta valutando le possibilità di adire le vie legali contro l’Ati che solo i primi giorni di gennaio avrebbe comunicato che non intendeva accettare la proroga, mentre il Comune avrebbe inviato la determina per prorogare il servizio il 17 dicembre scorso. Il 31 dicembre Ladisa ha avviato la mobilità per alcuni lavoratori. Anche se da Ladisa dicono che il Comune già da novembre, quando si è espresso il Consiglio di Stato, sapeva che non avrebbero più svolto il servizio. Ovviamente dovranno essere verificate le responsabilità.
Mentre il 15 dicembre il Comune ha firmato il contratto con Markas, che aveva vinto al Consiglio di Stato, e aveva dato alla nuova azienda 60 giorni di tempo per realizzare il piano cottura comunale.
“Abbiamo deciso di non sottostare ai ricatti- spiega Margherito- Ladisa aveva chiesto di poter gestire il servizio per i due mesi di proroga con un’ordinanza del sindaco che rimodulasse il prezzo. Ma noi non abbiamo accettato questo ricatto. Chiediamo uno scatto di orgoglio dei brindisini. Ringraziamo per la pazienza, e in particolar modo ringrazio i dirigenti scolastici e docenti per la disponibilità e la serietà mostrata in questa vicenda”.
Per ora quindi niente mensa, né calda né fredda. La situazione viene aggiornata di ore in ore.
Lucia Portolano
Commenta per primo