BRINDISI – Da tre anni che i genitori di un bambino disabile chiedono di avere un posto riservato per disabili vicino alla scuola, ma purtroppo questa richiesta sembra essere irrealizzabile. “Mio figlio non ha nemmeno il diritto di entrare a scuola senza disagi. Da tre anni che chiediamo di avere un posto riservato per parcheggiare l’auto vicino alla scuola, ma purtroppo siamo inascoltati”.
Queste sono le parole di mamma Giovanna, una donna brindisina che combatte quotidianamente per far avere al figlio disabile di dieci anni una vita dignitosa e avere gli stessi diritti degli altri bambini. Il bambino frequenta la scuola Primaria di via Mantegna al rione Sant’Elia.
“Ogni mattina devo aspettare che le autovetture si spostino per poter parcheggiare davanti all’ingresso secondario, dove c’è la rampa per poter salire con la sedia a rotelle. – racconta Giovanna a BrindisiOggi.it – Non potete immaginare la difficoltà e il disagio che viviamo ogni giorno. Disagio che vive mio figlio di 10 anni ma anche il fratellino di sette e noi genitori”.
La donna afferma di essersi recata diverse volte al comando del vigili urbani per richiedere lo stallo e anche all’ufficio Traffico del Comune di Brindisi, ma ad oggi la situazione non è cambiata.
“Combattiamo da tre anni, non so quante volte ci siamo recati al comando dei vigili urbani ma purtroppo la situazione è sempre questa. Noi costretti a continui zig zag con la carrozzina tra le macchine. Invece, di semplificare le cose, tutto ciò ce le complica. Per non parlare nei giorni di pioggia e vento. E’ un’impresa accompagnare mio figlio a scuola”.
“Chiedo solo un posto riservato ai disabili davanti alla scuola. Credo che questo sia un diritto per mio figlio” conclude Giovanna. La battaglia di mamma Giovanna e di suo marito è la stessa combattuta da tanti genitori con figli diversamente abili.
Mar.De.Mi.
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