Nomine scrutatori, Adoc: “Avrebbero dovuto utilizzare il sorteggio”

BRINDISI – L’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) si dice contraria al metodo utilizzato dalla commissione elettorale di Brindisi per la nomina degli scrutatori per le prossime elezioni politiche del 25 maggio. Secondo l’associazione si sarebbe dovuto procedere ‘al sorteggio dei nominativi inseriti nell’elenco degli scrutatori’.

Questa mattina la commissione elettorale comunale di Brindisi ha scelto il metodo della nomina e non del sorteggio, a parer dei membri che ne fanno parte, favorendo una fetta di città più bisognosa e accogliendo anche una decina di richieste giunte agli uffici elettorale di cittadini che si sono dichiarati in serie difficoltà economiche.

“In occasione del rinnovo del consiglio comunale – scrivono dall’Adoc di Brindisi – e l’elezione del sindaco, era il 13 aprile 2012, avemmo modo di ribadire la necessità, più volte espressa anche dai cittadini, di procedere al sorteggio dei nominativi inseriti nell’elenco degli scrutatori. Non fummo ascoltati, purtroppo. La storia si ripete con le Elezioni europee con un’aggravante che la politica ‘nostrana’ tenta di far passare il messaggio della corretta gestione strumentalizzando i disoccupati e la disperazione che ormai in città ha preso il sopravvento”.

Oggi, la commissione, ha nominato 316 scrutatori più 30 supplenze che andranno a coprire gli 80 seggi elettorali in città il prossimo 25 maggio.

“In una realtà dove le percentuali di disoccupazione hanno raggiunto cifre insostenibili, utilizzare come discriminante lo stato di disoccupazione vale a dire creare differenze di trattamento tra gente che ha bisogno creando divisioni intollerabili. Rimaniamo, tuttora, dell’idea che l’unica scelta giusta fosse quella del sorteggio tra coloro i quali sono inseriti nelle liste  comunali. Purtroppo la politica ha perso un’ulteriore occasione per rispondere ai cittadini” concludono dall’Adoc.

BrindisiOggi