Nomina presidente Torre Guaceto prima del consiglio, l’opposizione attacca, per l’Anac Epifani compatibile

CAROVIGNO-“Ma chi volete prendere in giro? A cosa serve andare in consiglio comunale a giochi fatti?” Questa la domamda dell’opposizione di centrosinistra del Comune di Carovigno al sindaco Brandi, dopo che la minoranza aveva chiesto un consiglio monotematica su Torre Guaceto.

La maggioranza ha accettato la proposta del consiglio monotematico sul consorzio ma solo dopo che saranno scelti Presidente e CdA.  “Ovvero- dice l’opposizione- sì al dialogo ma solo apparente, che avverrà quando le decisioni importanti e di indirizzo saranno già state prese.”

In sede di conferenza dei capigruppo i consiglieri di opposizione avevano ribadito la necessità di un consiglio comunale ad adunanza aperta per fare chiarezza sulle vicende opache che ruotano da tempo intorno al Consorzio per ascoltare in assise gli ex-presidenti di Torre Guaceto prima dell’assemblea consortile.  Questioni oscure che gravitano intorno alla riserva da oltre due anni, che hanno riguardato il precede governo Mele così come quello di Brandi.

“Ma in questa occasione- spiega l’opposizione- abbiamo appreso che l’assemblea consortile per la nomina del presidente e del CDA di Torre Guaceto era già stata fissata per il 3 marzo prossimo alle 11.00 e che la data del consiglio comunale decisa dalla maggioranza era stata fissata per il 7 marzo.  A nulla sono valsi i tentativi di anticipare la data del consiglio per avviare una vera azione di dialogo e comprensione dei fatti.”

L’opposizione aveva richiesto questo consiglio dedicato esclusivamente a Torre Guaceto perché fosse luogo di democrazia, trasparenza, partecipazione, discussione e scambio per costruire insieme il percorso da seguire in questa vicenda, alla luce delle linee guida della Commissione Ambiente.

Tutto questo mentre a Roma sono in corso le audizioni in commissione Ambiente sul caso Torre Guaceto, e i tanti attenti agli amministratori vicino al consorzio. La vicenda è all’attenzione anche della commissione Antimafia che in questi giorni è stata nel Salento.,

Intanto il consiglio dell’Autorità nazionale anti corruzione, riunitosi lo scorso 17 febbraio ha archiviato  il fascicolo sull’ipotesi di inconferibilità della presidenza del Consorzio di gestione di Torre Guaceto a Vincenzo Epifani.

La questione era stata sottoposta all’attenzione dell’organo da alcuni esponenti dell’opposizione in Consiglio comunale a Carovigno, il fascicolo è stato archiviato perché, come riportato nel documento ufficiale, il presidente del Consorzio svolge funzioni “meramente esecutive” della volontà del consiglio, non è quindi investito di responsabilità gestionali. Dunque, nel caso di specie non ci sono le condizioni per l’applicabilità del decreto legislativo 39/13 sull’inconferibilità e incompatibilità degli incarichi.

 “Il parere espresso dall’Anac- spiega Epifani- fa capire alla città di Carovigno quanto sarebbe stato dannoso per la nostra comunità avere come timonieri della cosa pubblica personaggi come quelli che oggi, subita la sconfitta elettorale, leggono i documenti, ma non sono in grado di comprenderli. Io sono sempre stato molto sereno. Quando mi sono dimesso da consigliere comunale di Carovigno, non l’ho fatto per evitare presunti conflitti, ma per dare spazio alla dottoressa Franca Tagliente che ritengo possa dare un importante contributo al nostro Consiglio e perché sono contrario ai doppi incarichi.”

BrindisiOggi

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