BRINDISI- “I parlamentari del PDL dicono solo falsità. Sono stati proprio loro a decretare la morte della Provincia di Brindisi approvando la legge sui criteri dell’accorpamento”. Sono queste le accuse lanciate oggi dai rappresentanti di Noi Centro e UDC alla provincia di Brindisi. A ventiquattro ore dall’appello lanciato dal PDL, attraverso Saccomanno e Vitali , il coordinatore dell’UDC Ciro Argese e il segretario provinciale di ‘Noi Centro’ Giuseppe Salonna dimostrano, carte alla mano, in che misura i parlamentari del nostro territorio hanno affossato la Provincia ed in particolare Brindisi. “la Legge n. 135 del 7 Agosto 2012, da loro votata, ha introdotto, all’art. 17, il comma 4-bis. Di fatto, questo comma, cancella la città di Brindisi come capoluogo, in quanto nell’accorpamento prevale la città già capoluogo, con maggiore popolazione, quindi Taranto. Questo criterio, a differenza di quanto sostengono Vitali e Saccomanno,dice Giuseppe Salonna, è stato introdotto in parlamento e non era assolutamente previsto nel decreto legge emanato dal governo (6 Luglio 2012, n. 95)”.Di conseguenza prosegue il segretario di Noi Centro “L’affermazione dei due parlamentari del Pdl, che tentano di sottrarsi alle loro gravissime responsabilità nei confronti dei cittadini della nostra Provincia e dell’intera città di Brindisi, deve ritenersi falsa in quanto smentita dalle disposizioni legislative varate dal parlamento”. Ma mentre in una stanza della Provincia di Brindisi si parla di responsabilità e della necessità di mettere d’accordo i comuni di Brindisi affinché la città, quanto meno non perda il suo ruolo di capoluogo, a sorpresa il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano annunciava la disponibilità a creare una provincia con due città capoluoghi , Taranto e Brindisi. Problema risolto…non proprio, sicuramente Brindisi sta giocando, dicono, una partita difficile, fondamentale è che “tra i mali prevalga quello minore”.
Lucia Pezzuto
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